Amar Bose, fondatore della società che porta il suo cognome e nota a tutti gli appassionati di audio, è morto ieri a 83 anni. La Bose Corporation fu fondata nel 1964 dal dr. Bose, in quegli anni professore d’ingegneria elettrica presso il Massachusetts Institute of Technology.
Si racconta che negli anni ‘50, dopo aver conseguito la laurea al MIT, Bose acquistò un nuovo impianto stereo; rimase tuttavia deluso nel costatare che diffusori con caratteristiche tecniche impressionanti non riuscivano a riprodurre il realismo di un’esibizione dal vivo. Fu così che iniziò la ricerca per un suono migliore. Una ricerca a tutto campo nel settore della progettazione dei diffusori e della psicoacustica – la scienza che studia la percezione umana del suono – condusse allo sviluppo d’innovativi sistemi di diffusione, inclusi i diffusori a guida d’onda che rivoluzionarono l’idea convenzionale di relazione tra dimensioni delle apparecchiature e qualità del suono, consentendo a dei diffusori in grado di stare nel palmo della mano una qualità di riproduzione che sino allora si riteneva impossibile con diffusori così minuscoli.
A maggio del 2011 Amar Bose donò la maggior parte del proprio impero al MIT dove, come già detto, egli aveva lavorato come insegnante negli anni ’50, un gesto di gratitudine nei confronti dell’istituto dove iniziò la ricerca per la riproduzione di un suono naturale. La donazione non permette all’istituto di prendere decisioni in merito alle strategie aziendali e sono stati posti anche dei vincoli su possibili cessioni (e dunque monetizzazione) dello stock azionario. Il MIT può comunque beneficiare del dividendo annuale e potrà investire tale cifra in ricerca e sviluppo.
Bob Maresca, presidente di Bose Corporation, ha dichiarato che la società “resterà a capitale privato, fedele agli ideali del Dr. Bose”. E ancora: “Faremo di tutto per renderlo orgoglioso della società che aveva costituito”.