Il governo indonesiano ha bloccato l’accesso a una serie di servizi e piattaforme internet, inclusi Steam, Epic Games, PayPal e Yahoo, dopo che queste aziende non si sono conformate a disposizioni governative che prevedono l’obbligo per le società che operano su internet di divulgare su richiesta delle autorità dati degli utenti.
Secondo le norme in questione, le aziende considerate “fornitori privati di sistemi elettronici” devono registrarsi in un database governativo per poter operare nella nazione, rischiando altrimenti la messa al bando. Il governo indonesiano ha dato tempo fino al 28 luglio per conformarsi, e dopo questa data ha iniziato a bannare chi non si è adeguato.
Il sito The Verge spiega che i requisiti in questione fanno parte di una legge quadro denominata MR5 introdotta nel 2020 che consente al governo indonesiano di ottenere dati su determinati utenti, ma anche di obbligare le aziende a rimuovere contenuti che “turbano l’ordine sociale” o considerati illegali. Le piattaforme hanno quattro ore di tempo per intervenire nel caso di richieste di rimozioni urgenti, e 24 ore per altre tipologie di contenuti.
In report del 2021 della Electronic Frontier Foundation (EFF) si definisce la legge indonesiana in questione “invasiva dei diritti umani”, in grado di mettere le piattaforme alla mercé del governo indonesiano e portare al bando le aziende non conformi alle leggi locali.
A inizio mese, l’EFF ha scritto una lettera al Ministero delle comunicazioni indonesiano (o Kominfo), esortando il governo ad abrogare “normative invasive per la moderazione dei contenuti”.
Apple, Microsoft, Google, Amazon, TikTok, Twitter, Netflix e Spotify si sono adeguate alle richieste governative.