L’indice Big Mac è uno strumento informale (nacque per scherzo ma trovò un crescente seguito) che consente di comparare il potere d’acquisto di una valuta. La misurazione assume come valida la teoria della parità dei poteri di acquisto (il tasso di cambio tra due valute dovrebbe tendere ad aggiustarsi in modo che un paniere di beni abbia lo stesso costo in entrambe le valute). Il “paniere” di riferimento usato nel Big Mac Index è il singolo panino Big Mac, così come viene venduto dalla catena di fast food della McDonald’s, disponibile con le stesse specifiche in diverse nazioni del mondo, permettendo una comparazione rilevante tra le valute di molte nazioni.
L’indice in questione è utile per gli analisti ma è un “termometro” in grado di mostrare le complesse realtà economiche di specifici paesi. Sul prezzo di vendita del panino influiscono elemento quali il costo della manodopera locale e l’acquisto di prodotti in loco. Nomura (una multinazionale giapponese che si occupa di servizi finanziari) propone a questo scopo l’indice iPhone, usando lo smartphone di Apple come termine di paragone per confrontare il potere d’acquisto delle valute basandosi sullo smartphone più conosciuto in vendita da Apple.
L’indice tra due paesi è ottenuto dividendo il prezzo di un iPhone in un dato paese (nella sua valuta) con quello dello stesso dispositivo in un altro paese (espresso nella sua valuta). Il dato ottenuto è poi confrontato con l’effettivo tasso di cambio tra le valute dei due paesi presi in considerazione. Se il numero è più basso, allora la prima valuta (in teoria) è sottostimata rispetto alla seconda; se è più alta, significa (sempre in teoria) che la prima valuta è sopravvalutata.
Tenendo conto di questo sistema di valutazione, dove costa di più e dove costa di meno al mondo un iPhone? Rispettivamente in Brasile e negli USA. Un iPhone 6S 16GB da 4.7″ costa 1.188$ in Brasile, contro i 649$ degli USA rendendo la valuta brasiliana la più sopravvalutata (del 60%). Le nazioni dove è meno conveniente acquistare il dispositivo Apple sono: Turchia, Russia, Svezia e Nuova Zelanda; quelle dove è più conveniente sono: Stati Uniti, Canda, Regno Unito, Hong Kong e Messico. Il sistema non tiene ad ogni modo conto di alcuni fattori. In Brasile, ad esempio, l’iPhone è molto più costoso rispetto ad altri paesi a causa di tasse e dazi vari; così come il “cugino” Big Mac Index, anche l’iPhone index non è dunque in grado di resitituire dati sufficientemente affidabili.