L’importanza dell’India come prossimo mercato esplosivo non può essere sottovalutata: a pochi giorni di distanza dalla prima visita di Tim Cook, nel Paese torna Satya Nadella, originario indiano e alla sua terza visita nel ruolo di Ceo di Microsoft. Ma a differenza di Apple che ha rivolto sguardo e investimenti all’India soprattutto dopo il rallentamento della Cina, Microsoft è già presente su questo mercato da lungo tempo.
Mentre Cupertino fatica non poco per ottenere i permessi necessari per aprire i propri negozi Apple Store e per importare gli iPhone usati e ricondizionati, due mosse essenziali per garantire l’espansione di Cupertino sul mercato indiano, Microsoft ha già effettuato investimenti consistenti, concentrati per lo più nei settori aziendale e governativo.
Gli ultimi sviluppi locali per Redmond sono stati il lancio dei servizi cloud Microsoft Azure funzionanti in centri di calcolo indiani, la disponibilità di Office 365 e anche dei servizi online CRM per la gestione dei clienti. Il funzionamento in centri di calcolo locali permette a Microsoft di assicurarsi come clienti importanti industrie strategiche e controllate come quelle bancarie e finanziarie, così come amministrazione, governo e società di proprietà statale che in questo modo possono conservare i propri dati all’interno del Paese. Gartner prevede che in India il mercato dei servizi cloud crescerà del 30,4% nel 2016.
Nella sua terza visita in India come Ceo di Microsoft, Satya Nadella ha incontrato clienti, sviluppatori e imprenditori, come riporta Computerworld, partecipando anche a un incontro della Confederazione dell’Industria Indiana. Tra le nuove proposte di Redmond per il Paese quella di fornire connettività alle zone rurali sfruttando le frequenze non più impiegate dai canali televisivi, piano osteggiato però dagli operatori di telefonia mobile che chiedono che venga istituita un’asta per l’assegnazione dello spettro di frequenze.