Light Peak potrebbe essere integrato da Apple non solo nei nuovi MacBook Pro attesi questa settimana ma anche nel nuovo iPad 2 il cui lancio è atteso entro la primavera. Questa volta non ci troviamo di fronte ad una anticipazione proveniente dagli addetti ai lavori o da rumors di settore, ma di una semplice speculazione formulata dal sito MacRumors e poi ripresa da numerosi altri siti dedicati alla tecnologia e ad Apple.
Il ragionamento parte dalla presenza di un vano misterioso nella parte inferiore delle cover costruite in Cina per iPad 2. Qui a fianco del tradizionale connettore Dock è stato individuato un vano che molti all’inizio hanno interpretato come possibile porta per schede SD, poi per introdurre la micro-sim telefonica, mentre secondo MacRumors le dimensioni simili ma più piccole potrebbero invece celare proprio il connettore Light Peak. La scelta di Apple per l’introduzione di Light Peak anche in iPad 2 sembrerebbe poi giustificata da diversi ragionamenti. Introducendo questo canale solo nei nuovi MacBook Pro la porta risulterebbe inutilizzabile almeno all’inizio o solo con accessori di terze parti che potranno arrivare solo successivamente. Dotando i MacBook Pro e anche iPad 2 di Light Peak Apple renderebbe subito la nuova tecnologia utilizzabile per gli utenti. Da sempre il canale USB 2.0 è visto come troppo lento per la sincronizzazione e il trasferimento di dati, foto e app tra il computer e iPad.
L’ipotesi su Light Peak sono senza dubbio affascinanti, sia per quanto riguarda l’installazione nei MacBook Pro sia in iPad 2. Da tempo gli utenti Mac attendono l’introduzione di un collegamento veloce, in grado di superare i limiti dell’USB 2.0: il ritardo di Apple nell’adozione di USB 3.0 lascia così sperare per una nuova mossa a sorpresa un puro stile Apple. Per conoscere la verità su Light Peak o come Apple avrà scelto di battezzare questa tecnologia occorre attendere pochi giorni, almeno per quanto riguarda i MacBook Pro. Solo dopo l’avvento di possibili nuovi MacBook Pro con Light Peak allora potremo riaccendere le speranze anche per l’integrazione nel prossimo tablet.