Il mercato delle custodie a “prova di tutto”, utili nel mercato di chi usa i cellulari in ambienti di lavoro, durante attività sportive o comunque dove la salute del telefono è rischio, ha sempre avuto una sua popolarità ma in una nicchia ristretta, quella che non può rinunciare a questo tipo di protezione. Tutti gli altri, sia coloro che potrebbero avere saltuariamente bisogno di questo tipo di custodie, ma anche un buon numero di coloro che ne hanno sicuramente bisogno, preferiscono rinunciare ad esse e questo per una semplice ragione: le cosiddette custodie rugged sono quasi sempre ingombranti, pesanti, macchinose da installare e sopratutto sono molto brutte. La ragione per cui Lifeproof si è fatta largo nel mondo delle custodie protettive è proprio perché i suoi prodotti sono il contrario di tutto questo: sono leggeri, facili da installare, compatti e tuttosommato piuttosto piacevoli dal punto di vista estetico. A queste caratteristiche risponde la Lifeproof frē (pronuncia come free; 111 dollari, 83 euro spedizione inclusa sul sito di Lifeproof) per iPhone 5, un accessorio che costituisce la bandiera dell’azienda americana.
Sono fatta così
La frē è molto diversa dai vari “sacchettini” low cost” che vediamo in commercio, si tratta infatti di una vera e propria custodia, ma dal punto di vista della concezione non ha nulla di diverso dalle concorrenti con le stesse caratteristiche. Basta leggere le specifiche per vedere che si tratta di un prodotto comune: è infatti costituita da due elementi che si chiudono a scatto e che restano ermeticamente sigillati grazie ad una guarnizione interna. Le aperture verso l’esterno sono tutte chiuse in maniera permanente oppure da sportellini anche questi ermetici ed offre una buona protezione agli urti grazie ad un materiale gommoso che circonda il bordo e al fatto che fronte e retro della custodia impediscono, per via di uno scalino, il contatto con una superficie e un urto di piatto. Quel che distingue realmente la Lifeproof frē da tutto, o quasi, il resto, lo si capisce guardandola da vicino e, soprattutto, prendendola in mano dopo l’installazione. Si tratta di un prodotto che fornisce in un tempo l’impressione di essere capace di proteggere seriamente iPhone e di non essere eccessivamente invasivo per l’estetica. Il punto di forza reale sono però spessore e dimensioni. Una volta installata la Lifeproof frē, quel che avremo è un iPhone solo leggermente più grande (le misure passano da 58.6X123.8X7.6 mm a 67.1×137.52×12.18 mm) e pesante (30 grammi in più). A conti fatti si tratta, dal punto di vista delle misure, di una normale custodia. Nessuno sul mercato è in grado di fare nulla del genere nel campo delle custodie protettive. Tra i dettagli che si segnalano c’è il jack chiuso con un tappo a vite. Se ascoltiamo musica in ambiente asciutto o senza polvere possiamo semplicemente svitare il tappo; se useremo iPhone in acqua oppure se abbiamo cuffie con un jack non compatibile con l’apertura della Lifeproof frē, potremo usare una prolunga con jack a vite che mantiene ermeticamente sigillata la custodia.
Come funziona
La custodia risponde ad alcune rigorose specifiche: lo standard MIL STD 810F-516 (i dispositivi devono sopportare urti non ripetuti e non frequenti; Lifreproof parla di cadute accidentali fino da due metri) e IP-68 (protezione da acqua e polvere). Per essere certificato come IP-68, un dispositivo deve resistere alla circolazione di polvere di talco per 8 ore ed essere impermeabile all’acqua. Lifeproof garantisce che la Lifeproof frē è in grado di restare in immersione a due metri di profondità per un’ora. Questo significa che iPhone 5 con la custodia è impermeabile non solo all’acqua, ma resiste anche sabbia, neve, polvere. Ogni custodia di Lifeproof viene testata singolarmente, ma prima di usarla viene chiaramente specificato che deve essere chiusa e collocata in acqua per un’ora senza iPhone dentro. Una volta verificato che all’interno non c’è acqua si può procedere all’installazione del telefono. Abbiamo seguito questa procedura e avendo constatato la sua perfetta tenuta, siamo passati alla seconda fase, la collocazione di iPhone all’interno della Lifeproof frē. L’iPhone si inserisce in maniera molto precisa, resta incastrato nella parte superiore. Una volta curato che i bordi siano perfettamente chiusi potremo anche chiudere lo sportello della porta Lightning. Questa apertura è utile non solo per ricaricare il telefono ma anche per telefonare e per ascoltare musica come vedremo.
Test sul campo: iPhone in scatola
Le prime prove le abbiamo svolte dal punto di vista funzionale. Lo schermo in plastica è leggermente allentato e non aderisce perfettamente allo schermo, in più non è particolarmente piacevole al tatto, ma non impedisce l’utilizzo dello schermo touch. Probabilmente uno schermo in vetro (come ad esempio nella Incipio Atlas o nella Otterbox Armor), avrebbe prodotto un effetto migliore, ma la scelta di Lifeproof è il prezzo che si paga ad un accessorio che deve essere il più leggero possibile. Per quanto riguarda la musica e il vivavoce, la particolare ingegnerizzazione della Lifeproof frē, convoglia verso il retro il suono, usando la parte posteriore come una sorta di membrana. Nella descrizione del telefono Lifeproof spiega che questo migliora la risposta dei bassi e dei medi, ma la nostra impressione è che è piuttosto evidente, invece, un degrado della qualità del suono che diventa compresso e metallico. Aprendo lo sportello Lightning le cose migliorano. Anche se chi compra una custodia come questa non può pretendere la perfezione in fatto di suono, è possibile che qualcuno potrebbe pretendere qualche cosa in più. Nessun grosso problema per il vivavoce e per la suoneria; anche qui il volume è leggermente più basso, ma nulla di preoccupante. Per quanto riguarda le chiamate la nostra voce con lo sportellino Lightning chiuso è arrivata leggermente attutita, problema sparito o se non altro significativamente ridotto on lo sportellino aperto. Invece chi ci parlava al telefono era udibile perfettamente. Un paio di foto scattate all’aria aperta hanno palesato una leggera riduzione della definizione e del contrasto, ma nessun problema particolare in fatto di distorsione del colore, o riduzione di luminosità. Evidentemente Lifeproof ha testato accuratamente la membrana che copre la fotocamera che è, secondo quanto si legge, un prodotto antiriflesso. Non abbiamo provato uno scatto in immersione; anche se il test potrebbe essere interessante tecnicamente, corre il rischio di essere non solo ingannevole ma anche pericoloso perchè si sarebbe tentati di pensare che la Lifeproof frē è una custodia subacquea, invece è solo un prodotto waterproof studiato per non temere di schizzi d’acqua e immersioni accidentali e non per lo snorkeling.
Sotto stress
Abbiamo testato la custodia in due situazioni tipiche. In acqua e sottoponendolo ad uno shock meccanico. Non avendo a disposizione una piscina (o una spiaggia) abbiamo collocato iPhone in un lavabo con una ventina di centimetri d’acqua, lasciandolo immerso per circa un’ora. Alla fine della prova non abbiamo notato alcuna infiltrazione d’acqua nel case, ma la spugnetta gialla che chiude lo sportello della porta Lightning aveva assorbito alcune gocce d’acqua. È probabile che questo sia normale, anche non abbiamo trovato alcuna nota ufficiale in proposito, visto che in quella posizione è stata collocato un materiale assorbente che funge anche da sigillante. In acqua lo schermo touch non funziona per ragioni tecniche indipendenti dalla custodia, ma lanciando l’applicazione fotocamera prima di immergere l’iPhone si può comunque scattare una foto usando i tasti del volume. Per testare la resistenza alla caduta abbiamo lasciato andare di piatto e di “faccia” l’iPhone dall’altezza di un tavolo; il bordi hanno protetto egregiamente lo schermo. Abbiamo poi provato a far cadere di spigolo dalla stessa altezza il telefono e anche qui (per fortuna visto che era il nostro telefono personale) nessun problema.
Conclusioni
La Lifeproof frē è un prodotto di eccellenza nel settore delle custodie protettive. Non offre, forse, la stessa capacità antishock di prodotti come le Armor di Otterbox, ma è significativamente più gradevole e leggera al punto che si può scambiare per una comune custodia e per questo può essere usata quotidianamente come sostituto di un qualunque sistema di protezione dell’iPhone. La capacità waterproof e il sigillo antipolvere la rendono l’ideale anche per lo sport, anche non tranquillo come rafting, parapendio, scalata, mountain bike o sci, e un uso in ambienti difficili, come un cantiere. Gli unici due difetti che si possono attribuire alla Lifeproof frē sono la copertura dello schermo che non è particolarmente piacevole al tatto e neppure esteticamente ineccepibile e la qualità del suono. Si tratta comunque di due limiti giustificabili visto che la plastica come copertura è una scelta che ha permesso di rendere leggera la custodia, mentre è piuttosto difficile avere una buona qualità del suono dall’altoparlante interno con una custodia ermetica. Per quanto riguarda il prezzo i circa 83 euro euro richiesti (costo Lifreproof con spedizione) sono giustificati dalla qualità del prodotto e di fatto in linea se non al di sotto di prodotti concorrenti come le citate Incipio Atlas o nella Otterbox Armor.
Pro
-Prodotto leggero ed esteticamente gradevole
-Effettiva protezione polifunzionale
-Buona qualità dei materiali e costruttiva
Contro
– Coprischermo in film plastico
– Riduce la qualità del suono
Lifeproof frē è in vendita sul sito Lifeproof e in alcuni negozi italiani. È possibile trovarla anche on line, come sul sito di Amazon, ma alcuni rivenditori per errore o per scelta propongono cloni che non hanno la stessa qualità del prodotto originale e in alcuni casi fanno correre serissimi rischi ai dispositivi visto che non hanno nè la chiusura ermetica nè sono waterproof.