Il Natale è quella festa che riesce a trasformare anche i più cinici lettori in romantici sognatori, proprio come accade ai protagonisti di questi libri che abbiamo selezionato per voi. Dalla letteratura classica a quella contemporanea, abbiamo esplorato storie dove il 25 dicembre non è solo una data sul calendario, ma diventa il palcoscenico di trasformazioni personali, riconciliazioni familiari e, naturalmente, un pizzico di quella magia che solo Babbo Natale sa portare.
Questa non è la solita lista dei migliori libri di Macity. È un viaggio attraverso racconti che hanno fatto della notte più attesa dell’anno il loro momento cruciale. Alcuni sono diventati classici intramontabili, altri sono piccole gemme contemporanee ancora da scoprire, ma tutti condividono quella capacità unica di farci sentire il calore del camino, il profumo dei biscotti appena sfornati e il suono delle campanelle sulla slitta di Santa, anche quando fuori non c’è neanche un fiocco di neve. Buona lettura.
Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.
Canto di Natale
Cominciamo da dove tutto è iniziato. Prima ancora della Coca-Cola. Cominciamo da Charles Dickens. Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull’equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro. Una denuncia dello sfruttamento minorile e dell’analfabetismo. Ma soprattutto una favola, una delle più commoventi che siano mai state scritte.
Protagonista è il vecchio e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge che nella notte di Natale viene visitato da tre spettri. Lo indurranno a un cambiamento radicale, a una conversione che farà di lui uno dei più grandi personaggi letterari di tutti i tempi.
Questo piccolo, amatissimo libro è un un’opera immortale, capace di mantenere inalterata nel tempo la fragranza della propria magia e del proprio spirito. Lo spirito del Natale, dell’infanzia, di ciò che è buono e rassicurante, ma anche prezioso abbastanza da volerlo proteggere a ogni costo.
La bugia di Natale
Che storia meravigliosamente surreale. Dopo aver trasformato Abramo Lincoln in un cacciatore di vampiri e Orgoglio e pregiudizio in una zombie-story, con questo romanzo Seth Grahame-Smith ci conduce nel primo secolo dopo Cristo, quando il mondo è dominato dall’imperatore Cesare Augusto ed Erode il Grande, un re fantoccio corrotto e assassino, spadroneggia in Galilea.
Il loro potere, però, è messo in pericolo dal cinico e feroce Balthazar, che ha giurato vendetta contro tutti i Romani diventando il leggendario “Fantasma di Antiochia”, flagello dell’Impero. Sfuggito all’ennesima condanna a morte, Balthazar si ritrova davanti a una povera mangiatoia alle porte di Betlemme insieme a due improbabili compagni di viaggio.
L’incontro con una giovane ragazza chiamata Maria, il suo devoto compagno Giuseppe e il loro figlio appena nato cambierà per sempre il suo destino. Anche se il tempo delle grandi inondazioni e delle creature magiche è finito, la lotta fra il bene e il male continua.
È l’inizio di un’avventura che vedrà questa singolare compagnia combattere contro eserciti nemici e forze occulte, fronteggiare morti che si risvegliano e assistere a incredibili miracoli, nel tentativo di salvare un bambino davvero speciale e nella disperata speranza di ritrovare un pendente misteriosamente scomparso.
Il Natale di Poirot
Agatha Christie e il suo straordinario investigatore belga, Poirot. Siamo a Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci.
E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall’interno. L’assassino è un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte.
Tempesta di neve e profumo di mandorle
Camilla Läckberg è la vera erede di Agatha Christie e con questi racconti lo dimostra abbondantemente. Manca poco meno di una settimana a Natale. Adagiata contro le rocce grigie, con le sue casette di legno ammantate di neve, Fjällbacka regala uno spettacolo particolarmente suggestivo, un paesino fiabesco affacciato sul mare di ghiaccio. Martin Molin, collega di Patrik Hedström alla stazione di polizia di Tanumshede, ha raggiunto la fidanzata Lisette sulla vicina isola di Valö per una festa di famiglia.
Mentre il vento infuria, durante la cena il vecchio patriarca dall’immensa fortuna muore improvvisamente. Nell’aria si avverte un vago aroma di mandorle amare, e a Martin Molin non resta che cercare di far luce su quella morte misteriosa. Intanto, la violenta tempesta che agita le acque gelide dell’arcipelago non accenna a placarsi, e ogni contatto con la terraferma è interrotto.
Sulle orme di Agatha Christie, in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera Camilla Läckberg ha dato vita a una serie di racconti che, tema a lei caro, indagano le complesse dinamiche familiari, combinando adorabili scene d’intimità domestica all’inquietudine di oscuri segreti del passato.
Un sogno tra i fiocchi di neve
Il bellissimo libro di fantasia magica di Corina Bomann. Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci colorate, dolci, regali e preparativi frenetici. E anche adesso che è una giovane donna, l’unico modo per superarlo è cercare riparo in qualche località esotica.
Ma quest’anno sottrarsi sembra proprio impossibile: il suo adorato fratellino Jonathan le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l’insopportabile patrigno. E così, il 23 dicembre, Anna salta su un treno stipato di gente alla volta di Berlino. Un attimo di assopimento – o meglio, quello che sembra un attimo – e si ritrova in una desolata stazione sul Mar Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Impossibile tornare indietro, nessun treno riparte a quell’ora.
Ad Anna non resta che chiedere un passaggio a chi capita e affidarsi alla sua buona stella, perché i personaggi che popolano la notte – si sa – sono tra i più disparati: l’autista di uno spazzaneve, un camionista polacco, tre stravaganti vecchiette che appaiono e scompaiono, e un surfista-psicologo-rasta piuttosto attraente.
Ricordo di Natale
Anche Truman Capote, il cinico e disilluso autore di romanzi e libri-indagini strabilianti, ha avuto un suo momento romantico per il Natale e le storie per bambini. Buddy e Sook, amici per la pelle, a dispetto di tutto e tutti. Eh sì, perché Buddy ha solo sette anni e Sook qualche decina di più… Buddy sa solo che è una sua lontana cugina, ma soprattutto è una mattacchiona, sempre pronta a scherzare e a costruire aquiloni, la loro comune passione.
Buddy non ha nessun altro al mondo, Sook nemmeno – eccetto quel manipolo di parenti brontoloni che vivono nella loro stessa casa, e li trattano sempre male; forse proprio per via di quella loro insolita complicità. Quello che è certo è che Buddy e Sook si vogliono un gran bene e che ogni anno, quando si avvicina Natale, hanno un rituale tutto loro, che sa di bosco, noci, abeti e regali.
Ma questo Natale lascerà in Buddy un ricordo speciale, poiché sarà l’ultimo che passeranno insieme, e per mantenerlo vivo nella memoria, Buddy da grande ne racconterà la storia.
Natale a Parigi
La grande scrittrice che racconta la festa a modo suo. È la vigilia di Natale, e a Parigi la neve cade fitta imbiancando le strade. Ovunque fervono i preparativi per la festa: ghirlande di vischio e di agrifoglio, insegne colorate, vetrine colme di fiori e di confetti, straripanti di ostriche e champagne. I bambini aspettano, trepidanti, i doni da scartare sotto l’albero.
Ma proprio in questa notte scintillante, la più attesa dell’anno, un ricco uomo d’affari e la moglie si trovano a dover fare i conti con un matrimonio fallito, mentre le loro figlie più grandi, Marie-Laure e Claudine, sono pronte ad abbandonare per sempre la spensieratezza dell’infanzia.
Questo racconto folgorante, nello stile inconfondibile di Irène Némirovsky, viene qui proposto insieme a Il carnevale di Nizza.
Fuga dal Natale
Dal papà del legal thriller, John Grisham, una storia natalizia che mostra anche la trasformazione di uno scrittore di genere. Luther e Nora Krank sono un’affiatata coppia di mezza età, abituata a vivere secondo le tradizioni. Quando però la loro unica figlia, Blair, decide di partire come volontaria per il Sudamerica, un pensiero un po’ folle si insinua in loro, ma poi via via sempre più concreto: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair? E se lo saltassero?
I due decidono concordemente di rinunciare ai costosi e inutili festeggiamenti di Natale per concedersi una bella crociera ai Caraibi. Ma i poveri Krank vengono presi di mira da tutta una comunità che non accetta deroghe alla norma e saranno costretti a rivedere i loro piani.
Il Maialino di Natale
La mamma di Harry Potter, cioè J.K. Rowling, ha scritto anche una storia di Natale. E che storia: Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita, anche i giocattoli.
Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con l’aiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa.
La paura
La quarta indagine di Vik e Stubø, scritta dall’astro nascente Anne Holt. Il primo a essere ritrovato è il cadavere di un giovane rifugiato, ormai irriconoscibile, che galleggia nelle acque gelide della baia. Nessuno si era preso la briga di denunciarne la scomparsa, nessuno si presenta a reclamarne il corpo.
Una settimana più tardi, Eva Karin Lysgaard, vescovo di Bergen, viene accoltellata a morte per strada. Eva era una figura pubblica, molto stimata, strano che fosse in giro da sola la vigilia di Natale. Infine un tossicodipendente, trovato morto di overdose in uno scantinato. Una serie di avvenimenti in apparenza scollegati tra loro, ma che pazientemente Vik e Stubø cominciano a mettere in relazione.
La notte di Natale
Un capolavoro assoluto di Nikolaj Gogol’: pubblicato per la prima volta nel 1832 e qui proposto nel formato lillipuziano della collana che fa anche ebook, è una storia che ammalia.
Il fabbro Vakula è innamorato di Oksana, la ragazza più bella del villaggio di Dikan’ka, ed è determinato a sposarla. Il suo progetto viene però ostacolato dal diavolo in persona, che da tempo medita di vendicarsi di lui e di tutte le «frottole che ha messo in giro sui diavoli»: quatto quatto sale in cielo, ruba la luna e se la infila in tasca, mentre Dikan’ka cade nell’oscurità più nera. Un racconto natalizio dallo stile magistrale di Gogol’.
Il tredicesimo dono
Un meravigliosi libro di Joanne Huist Smith. «Mamma, abbiamo perso l’autobus.» È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d’un tratto sulla porta: all’ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l’accompagna è firmato, misteriosamente, «I vostri cari amici».
Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia.
E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l’albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori in questo libro. Questo romanzo riesce così ad aprirci gli occhi sulla gioia che ci circonda sempre, anche nei momenti più impensabili. Sulle sorprese inaspettate che la vita sa regalarci. E sulla felicità improvvisa che tutti possiamo donare a chi ci sta accanto, non smettendo mai di credere nella forza e nella generosità dei nostri cuori.
La volpe alla mangiatoia
Pamela Lyndon Travers (1899-1996) è la creatrice di Mary Poppins: una decina di libri dal 1934, amati da generazioni. Scrisse anche poesie e saggi. E racconti sparsi in cui l’umore, severo, paradossale, affettuoso, di quel personaggio è dominante. Come questo del 1962 che inscena la prima messa di Natale dopo la fine della guerra nella cattedrale di St Paul a Londra.
Frutto inatteso della suggestione, una selvaggia volpe rossa porta al Bambino un dono che solo lei può dare, circondata dall’inutile disprezzo dei mansueti animali della mangiatoia. Una vicenda della natività dal punto di vista di Reynard, la volpe; mentre corrono i commenti di tre bambini, magnifici nel loro tagliente umorismo naturale. Dalla penna di una scrittrice che sapeva ripetere la geniale facoltà infantile di spremere il surreale dalla realtà.
«Natale è arriva-a-a-to / Natale è arriva-a-a-to/Il Re d’Israele è na-a-a-to, cantavano i ragazzi del coro, lanciando, come strilloni musicali, la lieta novella per tutta la cattedrale fin su nella vasta cupola oscura. Il silenzio piombò come un tuono, e fu rotto soltanto da uno scalpiccio di scarpe nere sotto rosse tuniche e da un decoroso schiarirsi di gole, quasi apologetico, ehm, ehm, ehm, giù per tutta la fila. Poi il maestro del coro alzò il dito. Come ipnotizzato il coro stette a fissarlo raccogliendo il fiato per il prossimo sforzo. Il dito si agitò: uno, due! Ed ecco i narratori della novella, così vecchia e così nuova, partirono ancora una volta, a voce spiegata, a raccontarla in una diversa versione».
Vacanze di Natale
Primo fuori sacco, altrimenti non sarebbe una lista dei migliori libri di Macity. È un eccezionale racconto di William Somerset Maugham tradotto nel 1941 da Elio Vittorini per Mondadori. Un libro usato, forse ci sono altre edizioni su Amazon, chissà. Questa vale decisamente la pena: non perdetela di vista.
Le più belle storie di Natale e altre feste
Secondo fuori sacco natalizio che chiude la nostra lista e si collega idealmente con il primo libro, perché poi Zio Paperone nasce dalla penna di Charles Dickens. Questo è un ricco volume che raccoglie il meglio delle Più belle storie a fumetti Disney. Una selezione delle migliori storie a fumetti che raccontano il Natale dei personaggi della Banda Disney.
Un libro per festeggiare la festa più bella dell’anno, da regalare e da regalarsi durante le feste ma anche in qualsiasi altra occasione nella quale si desideri dimostrare attenzione con un dono gradito.
Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.