LibreOffice, la suite multipiattaforma che comprende una serie di programmi per l’elaborazione di testi, fogli di calcolo, presentazioni, grafici e disegni, database e formule matematiche, e che è compatibile con Office e simili, è stata aggiornata. La versione 7.2 include un lungo elenco di novità (qui l’elenco completo) e per gli utenti Mac il cambiamento più importante è il supporto nativo per i Mac con CPU Apple Silicon / M1.
La versione specifica di LibreOffice per i Mac con CPU Apple Silicon può essere scaricata da questo indirizzo. Gli sviluppatori riferiscono il supporto ai Mac M1 è in una fase “iniziale” e che è preferibile non affidarsi troppo ad essa in un contesto produttivo (potrebbero esserci dei bug non ancora emersi).
Oltre al supporto per i Mac M1, sono stati integrati miglioramenti al filtro di importazione/esportazione dei file DOC e DOCX, dei file XLSX e dei file PPTX; sono stati integrati miglioramenti generali in Writer, in Calc, a Impress e Draw, alla funzione “Stampa in serie”. Gli sviluppatori evidenziano la maggiore affidabilità nell’apertura di vari tipo di file-Office e spiegano che anche i file di grandi dimensioni vengono gestiti meglio dalla suite per ufficio.
The Document Foundation riferisce che le nuove funzionalità della community di LibreOffice 7.2 sono frutto dell lavoro di 171 contributori con il 70% dei commit del codice provenienti da soli 51 sviluppatori impiegati da Collabora, Red Hat e allotropia, tutti membri dell’Advisory Board di TDF e di altre organizzazioni. Il restante 30% proviene da 120 volontari individuali. Oltre il 60% dei contributi al codice della nuova versione della suite per ufficio open source sono concentrati sull’interoperabilità con i formati proprietari Microsoft. “I file Microsoft”, scrive The Document Foundation, “sono ancora basati sul formato proprietario deprecato da ISO nell’aprile 2008, e nascondono un gran numero di complessità artificiali. Questo può causare problemi di gestione con LibreOffice, che per default utilizza un vero formato standard aperto come OpenDocument Format”.