LibreOffice 5.1 è l’ultima versione della nota suite disponibile sul sito della Document Foundation. La fondazione parla di “interfaccia completamente riorganizzata” ma in realtà poco o nulla è cambiato dal punto di vista visuale, certamente indietro rispetto ai concorrenti commerciali; un aspetto (è proprio il caso di dirlo) che forse non è un problema per chi apprezza questo genere di applicazioni. Tra le novità più importanti si segnala la migliore gestione dei file ODF 1.2 (formato nato da un gruppo di aziende che propone formati aperti per documenti di svariato tipo), migliorie nella gestione dei file Apple Keynote 6, Microsoft Write e Gnumeric (in foglio elettronico). Dal menu File è inoltre ora possibile aprire documenti memorizzati su vari servizi cloud (SharePoint, Google Drive e Alfresco).
Sono stati aggiunti tre menu: Stili in Writer, Foglio in Calc e Diapositiva in Impress, riorganizzati alcuni pannelli. GLi sviluppatori parlano anche di ottimizzazioni a livello di codice sorgente che dovrebbero permettere di incrementare le prestazioni generali e ridurre i tempi di avvio delle applicazioni.
Tra le peculiarità di LibreOffice ricordiamo il supporto a fogli elettronici e database di Microsoft Works e una serie di formati di file “storici” del mondo Mac, come ClarisWorks, ClarisResolve, MacWorks SuperPaint, e altri. La suite è composta da: Writer, l’elaboratore testi, Calc, l’applicazione per fogli elettronici, Impress, per creare presentazioni multimediali, Draw, l’applicazione per il disegno e i diagrammi di flusso, Base, il front-end per database, e Math l’editor di equazioni. I requisiti minimi su Mac, sono: OS X 10.8 o seguenti, monitor con risoluzoone di 1024×768 pixel.