LG Innotek ha completato il procedimento di fabbricazione che consente di integrare un lettore d’impronte direttamente nel vetro del display, rendendo dunque superfluo l’uso di un pulsante dedicato.
L’idea di LG Innotek, una divisione di LG che si occupa specificatamente di prodotti innovativi nel’ambito dei display, del mondo della mobilità e dell’automotive, non è nuova. Al Mobile World Congress di quest’anno, AGC Asahi Glass, produttore giapponese di vetro, prodotti chimici e materiali ad alta tecnologia, ha annunciato il lancio di uno schermo protettivo per smartphone di spessore variabile con un incavo sul lato inferiore per l’alloggiamento di un sensore per impronte digitali.
Un portavoce di LG ha spiegato che il sistema annunciato in queste ore riduce i malfunzionamenti (tasso di errore dello 0.002%) e che l’azienda è “in trattativa con alcuni produttori per commercializzare i nuovi moduli entro l’anno”. Il lettore di impronte sprofonda nella parte posteriore dello schermo, solo di 3 decimi di millimetro visto che il suo spessore è di soli 25 decimi di millimetro. Il modulo da installare sotto il vetro è personalizzabile in base alle richieste dei produttori.
LG Innotek ha anche annunciato di avere creato una sostanza altamente molecolare per il vetro in grado di assorbire shock esterni e garantire “alti livelli di solidità”. Il vetro con integrato il composto in questione, non si romperebbe neanche facendo cadere su di esso un cuscinetto da 130 grammi da una distanza di 20 cm.
La notizia è interessante per Apple. Da tempo si vocifera che iPhone potrebbe abbandonare del tutto l’uso di un pulsante fisico sui futuri iPhone. Specifici brevetti sono stati individuati in passato e molto recentemente, si è fatta largo la convinzione che il debutto del tasto home touch potrebbe debuttare con iPhone 7. Il prodotto di LG potrebbe essere interessante per le necessità della Mela, anche se resta da vedere se è compatibile con la tecnologia utilizzata da Apple e come potrebbe essere il feedback che il sensore restituisce all’utente. In più, nel caso di Apple il tasto di lettura delle impronte deve operare anche come tasto home, quindi essere in grado di percepire una pressione (e restituire un feedback aptico) e questo potrebbe rendere tutto più complicato.