Continueranno ad esistere smartphone di fascia media e bassa a marchio LG, ma l’azienda si preoccuperà di produrre direttamente soltanto quelli di fascia alta. Questa nuova strategia è stata annunciata ai microfoni di Reuters da un portavoce della società, che ha spiegato come si intende procedere per poter avere, per citare un famoso motto popolare, “sia la botte piena che la moglie ubriaca”.
La parola chiave è “outsourcing”, letteralmente “esternalizzazione”, ma che in questo contesto si traduce più propriamente in “appalto”. L’idea è cioè quella di lasciare che siano le società di terze parti a produrre i telefoni di fascia bassa e media ai quali poi alla fine LG imprimerà soltanto il proprio marchio. Probabilmente ci saranno dei canoni da rispettare perché difficilmente l’azienda vorrà permettere che un prodotto di qualità scadente infanghi la propria reputazione.
In questo modo però molti dipendenti, in special modo quelli che operano nei settori di ricerca e produzione di LG, potranno concentrare le proprie energie nella realizzazione di telefoni di fascia alta. La società ha già apportato alcuni cambiamenti interni, eliminando alcune posizioni in produzione, ricerca e sviluppo e riassegnando i ruoli ad altri dipendenti. C’è stato quindi qualche taglio insieme ad una riorganizzazione interna che permetterà ad LG di ritagliarsi una fetta del mercato che al momento si contendono ancora in pochi e dove sa di poter avere delle chance.
Uno dei primi risultati di questo riassetto è stato l’LG Wing presentato a settembre. La società ha detto che continuerà su questa strada, sperimentando nuovi design, anche se qualche prodotto alla fine dovesse rivelarsi un fiasco totale. C’è insomma tanta voglia di recuperare terreno rispetto ai propri concorrenti anche perché la divisione mobile di LG è in perdita da 22 trimestri.
Più che una sfida ad Apple e Samsung, che si trovano al vertice di questo settore, sembra più un tentativo di pareggiare quantomeno i conti con Huawei (che per altro ha recentemente venduto Honor, il suo marchio di telefoni per la fascia giovane del mercato), Xiaomi, Oppo e Vivo. La storia ci dirà se questa è la strada giusta per raggiungere questo obiettivo.