LG e ARM hanno siglato un nuovo accordo di licenza che permette alla società coreana di utilizzare i processori e le architetture ARM di nuova generazione Cortex-A15, il processore grafico ARM Mali-T604 e anche le CPU e l’architettura attuale Cortex-A9. LG è licenziataria delle tecnologie ARM fin dal 1995 e il nuovo accordo permetterà alla multinazionale coreana di rimanere al passo con gli sviluppi del mercato con prodotti che spaziano in diverse categorie dell’elettronica di consumo e non solo.
Rispetto ai processori e alla architettura ARM Cortex-A8 e A9 ora integrati in gran parte degli smartphone e dei tablet in circolazione, ARM ha dichiarato che la nuova architettura Cortex-A15 permetterà di ottenere prestazioni fino a 5 volte superiori con configurazioni progettate per l’integrazione nei dispositivi mobile. Il design modulare di Cortex-A15 permette di realizzare CPU da due fino a 16 core, con una memoria L2 a bassa latenza, bassi consumi e frequenza di clock comprese tra 1GHz scalabili fino a 2,5GHz. Nelle configurazioni meno spinte, con 2 core da 1GHz Cortex-A15 potrà essere integrato in dispositivi standalone, router, home server fino ad arrivare a smartphone e tablet di nuova generazione.
Man mano che si sale con il numero dei core di calcolo, memoria cache e frequenza di funzionamento le CPU basate su Cortex-A15 potranno equipaggiare anche desktop e notebook fino ad arrivare ai server a basso consumo. Sulla carta Cortex-A15 promette caratteristiche, funzioni e prestazioni che molto probabilmente permetteranno ad ARM di espandersi oltre al dominio dei dispositivi integrati e mobile, per poter approdare in nuovi mercati ora dominati da Intel e in misura sensibilmente inferiore da AMD. Qui ricordiamo solo alcune delle specifiche più interessanti come la pipeline superscalare, unità di calcolo in virgola mobile, sottosistema NEON a 128bit per accelerare la gestione dei dati multimediali, video, audio, grafica e molto altro ancora, il tutto mantenendo i bassi consumi per cui ARM è da sempre nota, pari a una frazione dell’assorbimento dei processori oggi per lo più impiegati nei computer desktop e notebook.
Con il nuovo accordo di licenza con ARM, LG si assicura le basi per la futura presenza nel mondo mobile ma c’è già chi sospetta che le potenzialità e le mire dell’accordo potrebbero sconfinare in nuovi settori. Non è ancora chiaro inoltre se LG si limiterà ad integrare le architetture ARM con soluzioni già sullo scaffale o se invece seguirà la strada scelta anche da Cupertino, cioè quella di partire dalle architetture ARM licenziate per realizzare processori e soluzioni ad hoc interne.