La guerra tra USA e Cina non si limita ai dazi o ai timori di possibili spionaggi attraverso la tecnologia: in una conferenza stampa che si è svolta a Washington la scorsa settimana membri del governo degli Stati Uniti hanno elencato varie proprietà intellettuali statunitensi che le aziende o i servizI cinesi avrebbero sottratto o delle quali sarebbero riusciti a entrare in possesso.
Alti funzionari dell’agenzia governativa di polizia federale e del Dipartimento di Giustizia hanno evidenziato segnali di allarme per l’aumento di furti di proprietà intellettuali (IP) statunitensi, avvenuti con sempre maggiore frequenza negli ultimi anni.
“La minaccia proveniente dalla Cina è reale, persistente, ben orchestrata, dotata di risorse adeguate e non finirà presto”, ha riferito all’apertura della conferenza John Demers, assistente del procuratore generale per la Sicurezza nazionale. Christopher Wray. direttore dell’FBI, ha parlato della “più grande minaccia a lungo termine per il nostro paese, per la proprietà intellettuale e la nostra vitalità economica”.
Il direttore dell’FBi ha riferito di oltre 1000 casi accumulati dal 2018, anche dopo l’iniziativa del Dipartimento di Giustizia che avrebbe dovuto contribuire a ridurre i casi di spionaggio per conto del governo cinese. “L’FBI lavora su circa un migliaio di casi che riguardano tentativi della Cina di rubare tecnologia statunitense in tutti i 56 i nostri uffici operativi, e che riguardano ogni settore e ogni comparto industriale”.
John Brown, vicedirettore della divisione per il Controspionaggio dell’FBI, ha riferito che – solo in questo anno fiscale – l’ufficio federale di investigazione ha già effettuato 19 arresti per accuse relative a spionaggio industriale. Come termine di confronto, nel 2014 gli arresti sono stati 24 e solo 15 cinque anni prima.
Come si risolve il problema? Il segretario alla Giustizia, William Bar, è intervenuto esortando Stati Uniti e alleati a investire anche direttamente su Nokia ed Ericsson per contrastare la crescente presenza di Huawei e di altre aziende cinesi sul mercato del 5G.
Ricordiamo che casi confermati di spionaggio si sono registrati negli anni passati con Boeing e altri contractor della difesa. Anche per Apple nel 2018 c’è stato un tentativo di furto riguardante tecnologie legate ai veicoli a guida autonoma.