Dopo che è stato cacciato da Apple nel 2012 (ufficialmente per la débâcle dell’applicazione Mappe ma a quanto si dice per continui scontri con gli altri dirigenti), non si è saputo molto dell’ex Senior Vice President di iOS Scott Forstall. A fine 2013 erano emerse voci secondo le quali lo “zar di iOS” si era messo a viaggiare, dare consigli a startup oltre a essere coinvolto in varie attività filantropiche. Conferme di un suo interesse verso le startup emergono da alcune informazioni trapelate su Sony Pictures pubblicate da WikiLeaks. Da una mail si evince che Forstall lavora come consulente per Snapchat, la società che propone l’omonimo servizio di messaggistica istantanea per smartphone e tablet (l’app, lo ricordiamo, ha la peculiarità di consentire l’invio agli utenti del proprio network di messaggi di testo, foto e video visualizzabili solo per un certo numero di secondi).
Forstall avrebbe ottenuto lo 0.11% delle Stock option dell’azienda, con vesting (la maturazione definitiva) dopo 24 mesi, un investimento che ora potrebbero valere 16.5 milioni di dollari con Snapchat in questo momento valutata 15 miliardi. TechCrunch, che ha individuato la mail nei documenti resi noti da WikiLeaks, ha chiesto a SnapChat informazioni sulla relazione con Scott Forstall e la società non ha negato la funzione di advisor dell’ex dirigente Apple, spiegando di avere “una serie di consiglieri, ma non commentiamo nello specifico la loro relazione con la società”.
Forstall, lo abbiamo detto varie volte, è stata una figura di assoluto primo piano non solo per Cupertino ma per l’intero mondo della tecnologia. Ha vissuto una lunga parte della sua vita professionale accanto a Jobs seguendo tutti i progetti più importanti cui diede vita lo scomparso CEO di Apple; è stato infatti prima in NeXT e poi uno dei progettisti originali di OS X, sostituendo Avadis Tevanian quando questo si dimise come Chief Software Technology Officer dalla casa di Cupertino. Tra i suoi tanti meriti, la creazione di Carbon, la tecnologia che semplificò agli sviluppatori la transizione delle applicazioni dal vecchio Mac OS Classic a OS X. Successivamente si è occupato del sistema operativo di iPhone e iPad e in quanto tale è custode di moltissimi segreti.
Si dice che non avesse buoni rapporti con gli altri dirigenti: per quanto geniale, pare fosse ritenuto irascibile, volubile, egocentrico, arrogante, segnato da un carattere poco propenso alla collaborazione quanto al settarismo, poco adatto al lavoro di gruppo. Che cosa stia ad ogni modo facendo ora Forstall non è chiaro ma è probabile che, come accade per tutti i manager di primo piano che sono custodi di segreti industriali e di tabelle di marcia, sia rimasto in quiescenza forzata, disposta da precise norme contrattuali.