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L’Europa vuole il Mercato Unico Digitale, il piano per trasformare 28 mercati diversi in un solo entro il 2016

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Il Mercato Unico Digitale non è più una definizione astratta ma un piano preciso e dettagliato che parte dalla situazione attuale in cui esistono 28 mercati nazionali diversi per creare un unico grande mercato europeo. Lo scopo principale è quello di eliminare i vincoli basati sulla posizione dell’utente per rendere più accessibili beni, prodotti e servizi su scala europea, con vantaggi sui prezzi, sulla concorrenza e moltissimo altro ancora.

Gli esempi possono essere numerosi: con un Mercato Unico Digitale i prezzi di app, ebook ma anche di beni e servizi sarebbero o molto più simili o addirittura identici tra le varie nazioni europee, facendo crollare così le distinzioni regionali che rendono possibili anche consistenti differenze di prezzi. Un cittadino europeo avrebbe la certezza di poter fruire dei contenuti e dei servizi acquistati nel proprio paese, anche mentre viaggia in altre stati dell’Unione Europea.

Per rendere tutto questo possibile occorre una parificazione a livello Europeo di regole, imposte e licenze che fino a oggi sono trattate da leggi nazionali spesso diverse tra loro. Il campo degli interventi è vastissimo: la Commissione Europea ha preso in considerazione interventi che partono dalla riduzione dei costi di spedizione di pacchi e beni tra i vari paesi, passando per nuove regole sul copyright con respiro più internazionale, fino ad arrivare a regimi di IVA e VAT più uniformi così come regolamentazioni efficaci per l’assegnazione di spettri di banda e investimenti sulla banda veloce.

mercato unito digitale europa 620In occasione della presentazione ufficiale del Mercato Unico Digitale è stato pubblicato un video con l’annuncio di Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea, in contemporanea con la pubblicazione del piano dettagliato basato su tre punti principali e 16 aree di intervento. “Oggi poniamo le basi per il futuro digitale dell’Europa Voglio vedere le reti di telecomunicazioni pan-continentali, servizi digitali che attraversano le frontiere e una ondata di innovative start-up europee. Voglio vedere vedere ogni consumatore ottenere le migliori offerte e l’accesso al più vasto mercato per tutte le imprese, ovunque siano in Europa” ha dichiarato Juncker concludendo “Esattamente un anno fa, ho promesso di rendere il Mercato Unico Digitale una delle mie priorità. Oggi stiamo mantenendo quella promessa. I 16 passi della nostra strategia digitale per il mercato unico contribuiranno a rendere il mercato unico adatto all’era digitale”.

Ora il piano per il Mercato Unico Digitale e le azioni per realizzarlo sono stati delineati con precisione ma è proprio la notevole portata degli interventi e dei cambiamenti prospettati che rischia di rendere forse un po’ troppa ambiziosa la scadenza programmata entro la fine del 2016. Questo soprattutto se teniamo presente modi e tempistiche di un’altra regolamentazione a livello europeo che finora non ha dato grandi risultati: nonostante le promesse che si rincorrono da anni circa la regolamentazione delle tariffe di roaming per le chiamate cellulari e per il collegamento a Internet via reti mobili, fino a oggi il pericolo di trovarsi una super bolletta telefonica dopo una viaggio nell’Unione Europea non è stato ancora scongiurato.
commissione europea 620

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