Il caricabatterie universale potrebbe diventare realtà in Europa: l’Unione Europea ha approvato una proposta di legge che dovrebbe entrare in vigore nel 2017, che prevede uno standard comune per i caricatori da rete elettrica per smartphone. La decisione nasce allo scopo di ridurre i rischi e lo spreco di risorse economiche e per garantire la compatibilità fra i diversi caricatori, ora limitata in pochi casi al solo standard USB. Naturalmente, se la normativa sarà finalizzata e approvata, anche Apple sarà interessata dal provvedimento e potrebbe essere costretta ad abbandonare lo standard proprietario Lightning.
Con questo accordo troveremo più sicurezza sotto l’albero di Natale. Sono particolarmente lieta che abbiamo concordato l’introduzione di un caricabatterie comune – anche se il Consiglio e la Commissione sono stati titubanti in un primo momento. Ciò andrà a beneficio dei consumatori
Così ha commentato Barbara Weiler dopo la decisione della commissione. L’iniziativa sottende ad un più ampio progetto riguardante i dispositivi elettronici e le loro radiofrequenze, a tutela della saluta e per prevenire le interferenze. Le aziende dovranno quindi fabbricare dispositivi compatibili con il nuovo caricabatterie standard (di cui non si conoscono ancora i dettagli); gli Stati membri avranno due anni per recepire le norme nel diritto nazionale mentre i produttori, come Apple stessa, avranno poi un anno supplementare per conformarsi alle regole.
Inoltre in questo caso il provvedimento si applicherà non solo agli smartphone ma tutti i dispositivi che includano elementi di radiofrequenza, come telefoni, cellulari, computer, tablet, modem ed altri. Il provvedimento non è ancora definitivo ma sarà votato il prossimo marzo, data entro la quale potrebbe subire ulteriori modifiche.
Già in passato la Commissione Europea aveva spinto per l’uso dello standard micro USB, cui la maggior parte delle aziende ha aderito; Apple ha offerto solo un adattatore, venduto separatamente, per poter continuare ad usare il suo standard Lightning, decisione approvata dalla UE. Difficile ad oggi stabilire se un adattatore potrà essere accattato anche per la futura normativa.