L’ inchiesta su Google da parte dell’Unione Europea è stata aperta 5 anni fa e interrotta più volte ma ora, secondo il Wall Street Jorunal, l’Europa sta riaprendo il dossier per abuso di posizione dominante nel campo delle ricerche online. Secondo le ipotesi dell’accusa il colosso dei motori di ricerca avrebbe modificato a proprio vantaggio i risultati delle ricerche effettuate dagli utenti, penalizzando le società concorrenti di Google.
Il quotidiano finanziario ora riporta che la Commissione europea ha contattato i soggetti da cui partono le accuse indirizzate a Google, con la richiesta di poter pubblicare le loro dichiarazioni, fino ad ora mantenute segrete perché presentate in via confidenziale.
Il precedente più celebre di indagine dell’Unione Europea contro i big della tecnologia è l’indagine nei confronti di Microsoft che si è conclusa con una multa record di quasi 2 miliardi di dollari. L’inchiesta su Google potrebbe interrompersi di nuovo prima della conclusione oppure le parti potrebbero accordarsi, se invece si arriverà alla formulazione di una ammenda, questa potrebbe superare il precedente record detenute da Microsoft. Calcolando che la sansione può arrivare al massimo al 10% del fatturato globale dell’ultimo anno, Google potrebbe essere costretta a pagare una somma fino a 6,6 miliardi di dollari.