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L’Europa ha un piano per diventare il Continente dell’AI

L’Unione Europea ha annunciato un nuovo piano per rafforzare la propria industria dell’intelligenza artificiale AI e competere in modo più incisivo con Stati Uniti e Cina. La strategia arriva in risposta alle critiche da parte di aziende tecnologiche che ritengono le normative europee troppo complesse e restrittive.

Nel comunicato ufficiale, la Commissione Europea ha illustrato l’AI Continent Action Plan, un programma pensato per trasformare le solide industrie tradizionali del continente e l’ampio bacino di talenti in motori di innovazione nel campo dell’AI.

Tra le misure previste figurano la creazione di una rete di “industrie dell’Intelligenza Artificiale” e “gigafactory”, ovvero grandi centri tecnologici dotati di chip all’avanguardia per l’addestramento dei modelli più avanzati. Il piano prevede anche l’istituzione di laboratori specializzati che facilitino l’accesso delle startup a dati di alta qualità per l’addestramento degli algoritmi.

L’Unione Europea punta sull’AI ma inciampa sulla burocrazia - macitynet.it

In parallelo, sarà introdotto un nuovo “AI Act Service Desk”, uno sportello pensato per aiutare le aziende a orientarsi nella complessa normativa sull’intelligenza artificiale approvata di recente. La Commissione afferma che questa legge rafforzerà la fiducia dei cittadini nella tecnologia, garantendo al contempo certezza giuridica a imprenditori e investitori.

Lo sportello sarà il punto di riferimento per chiarimenti, supporto e guida sull’applicazione delle regole. L’iniziativa dell’UE arriva però in un momento delicato, segnato dalle crescenti critiche delle aziende tecnologiche, secondo cui le regole europee, non solo sull’AI ma anche in ambito fiscale, limitano l’innovazione e ostacolano le startup nel loro sviluppo.

La normativa di riferimento, nota come AI Act, è particolarmente controversa per il modo in cui classifica le applicazioni AI in base al rischio che rappresentano per la società. Di recente, la legge è stata estesa per includere anche i produttori di modelli di base, come OpenAI e la startup francese Mistral, suscitando malcontento tra i protagonisti del settore.

Durante il vertice sull’intelligenza artificiale di Parigi, Chris Lehane di OpenAI ha evidenziato le crescenti preoccupazioni dei leader europei di perdere terreno nell’innovazione dell’AI, auspicando un approccio normativo meno centrato sui rischi.

L’Europa ha un piano per diventare il Continente dell’AI
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Anche il vicepresidente USA JD Vance ha esortato l’Europa ad affrontare il futuro dell’AI con maggiore ottimismo. Secondo l’esperto legale John Buyers, un alleggerimento delle regole risponderebbe anche alle critiche degli Stati Uniti, e una maggiore chiarezza sull’AI Act potrebbe favorire l’intero ecosistema, data la portata extraterritoriale della normativa UE.

Tra le principali iniziative per AI in Europa rientra Open Euro LLM per creare modelli Open Source e inclusivi nelle lingue locali snobbate dai modelli da USA e Cina. Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono nella sezione dedicata di macitynet.

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