L’Unione Europea ha dichiarato di avere “sufficienti prove” di sovvenzioni illegali cinesi per le auto elettriche, tanto da avviare ufficialmente un’indagine che – a quanto pare – avrebbe irritato Pechino.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha suscitato l’ira della Cina annunciando il mese scorso che Bruxelles avrebbe avviato un’indagine anti-sovvenzioni per il mercato delle auto cinesi.
Alcuni temono che l’azione dell’Unione Europea possa portare a una guerra commerciale dopo che Pechino ha avvertito che l’indagine potrebbe danneggiare le relazioni commerciali tra le parti:
La Commissione dispone di prove sufficienti che tendono a dimostrare l’esistenza di sovvenzioni, minacce di pregiudizio oltre alla presenza di un nesso causale richiesto per l’avvio di un’indagine anti-sovvenzioni
L’avviso include anche dettagli su come la commissione sarebbe riuscita a trovare prove di prestiti a tassi favorevoli, esenzioni fiscali e componenti acquistate a prezzi molto bassi.
Cosa succede adesso
Adesso, inizierà un conto alla rovescia formale, con l’indagine che dovrà essere completata entro 13 mesi, anche se l’UE potrebbe imporre dazi anti-sovvenzioni provvisori.
Se l’UE si determinerà nel senso di pratiche sleali, potrebbe imporre tariffe sui produttori di auto cinesi superiori al tasso standard del 10 percento dell’UE. In ogni caso, quale che sia l’esito dell’indagine, Bruxelles potrebbe anche decidere di non fare nulla:
Nel caso in cui si stabilisca l’esistenza di sovvenzioni e il pregiudizio causato da esse… l’indagine esaminerà se l’imposizione di misure non sarebbe contraria agli interessi dell’Unione
Von der Leyen ha comunque promesso che l’indagine sarà “imparziale”:
Ovunque troveremo prove che gli sforzi dei produttori di auto dell’UE vengano ostacolati da distorsioni di mercato e concorrenza sleale, agiremo con decisione
Faremo questo nel pieno rispetto dei nostri obblighi europei e internazionali – perché l’Europa gioca secondo le regole, all’interno dei suoi confini e a livello globale
Il settore automobilistico è il fiore all’occhiello dell’industria europea, fornendo lavoro diretto e indiretto a circa 14 milioni di europei, pari al 6,1 percento di tutti gli occupati dell’UE.
Quando ha annunciato l’indagine il 13 settembre, Von der Leyen ha dichiarato che il costo delle auto elettriche cinesi era “mantenuto artificialmente basso grazie a enormi sovvenzioni statali”.
Peraltro, la stessa ha sottolineato come l’indagine sia stata aperta “senza aver ricevuto una denuncia scritta da parte dell’industria dell’Unione”.