«Immagina che Steve Jobs e i suoi ingegneri stessero cercando di convertire iPod Touch nel primo iPhone 3G» è questo il paragone impiegato da Elliot Caggins, colonnello dell’esercito USA, per illustrare agli appaltatori il progetto per progettare e costruire un nuovo fucile per le truppe statunitensi.
Le forze armate non puntano a una evoluzione o un miglioramento dei fucili oggi in dotazione, ma vogliono un’arma rivoluzionaria, che integri gli ultimi ritrovati della tecnologia e che sia facile da usare. Per brevità e sintesi si potrebbe definire come l’iPhone dei fucili, un paragone nostro ma che è del tutto suggerito, anzi indicato degli ufficiali dell’esercito USA.
Il paragone del colonnello Elliot Caggins infatti prosegue «Ci sono migliaia di tecnologie che avrebbero potuto inserire nel primo iPhone, ma stavano cercando di completare la piattaforma prima che potessero effettivamente procedere con il sistema». Dalle dichiarazioni traspare una conoscenza molto approssimativa della storia di Cupertino nei mesi e negli anni che hanno portato all’invenzione di iPhone così come poi il mondo lo ha conosciuto.
In ogni caso il paragone rimane perfettamente valido e soprattutto le dichiarazioni di intenti precisano alla perfezione che cosa l’esercito USA richiede agli appaltatori e l’obiettivo desiderato: si vuole creare non semplicemente un nuovo fucile, più efficienti, più funzionale, ma l’equivalente di un fucile iPhone, un’arma ciò di tipo completamente diverso e rivoluzionaria, come il terminale di Apple ha rivoluzionato e innovato il settore della telefonia e degli smartphone.
I paragoni con l’universo della Mela proseguono «Abbiamo centinaia di funzionalità che possiamo inserire in questo sistema di armi, ma vogliamo farlo creando olisticamente un sistema che sfrutta tutto ciò che abbiamo fatto in passato. Questo significa che le sue funzionalità cresceranno, come ha fatto iPhone», come riporta The National Interest. Tra le funzioni e le tecnologie richieste alcune vengono espressamente indicate:
- un sistema di controllo del fuoco appositamente progettato per aumentare la probabilità di impatto a intervalli prolungati
- l’Advanced Small Arms Ballistic System, un processore di bordo sicuro contro gli attacchi informatici che miniaturizza il sistema di posizionamento e il telemetro utilizzato tipicamente sui pezzi di artiglieria dell’esercito
- una suite di sensori progettata per adattarsi alle variazioni di pressione e densità utilizzando il sistema a telemetro a più laser per stimare la velocità del vento e regolare di conseguenza il posizionamento del fucile
Con questo iPhone dei fucili i soldati dovranno semplicemente puntare un obiettivo nel mirino ottico: il fucile terrà conto della pressione atmosferica e del vento per mostrare un puntino laser nel mirino proprio dove il bersaglio verrà colpito. In questo modo il soldato non dovrà più calcolare e stimare nulla personalmente, perché a tutto penserà la stessa arma.