Il keynote di stasera, quello a cui stiamo per partecipare come osservatori dall’Europa, è importante. Non soltanto per gli annunci che verranno (nuovi iPhone, forse altro) ma anche e soprattutto per il condottiero di Apple, Tim Cook, chiamato a una prova convincente. Sinora Cook ha guidato la nave seguendo la rotta tracciata da Jobs con pochissime correzioni: prodotti garantiti e tutti affastellati in una mega-presentazione dell’anno scorso, a cui ha fatto seguito quest’anno un lancio estivo della WWDC molto limitato: si è visto il futuro ma se ne è ricevuta solo una piccola parte (il MacBook Air). E adesso?
In molti si sono chiesti quali nuovi prodotti Apple possa voler lanciare, se si arriverà oltre al sensore biometrico con RFID (la risposta alla “curiosità” estrema dei sistemi di spionaggio americano?) anche allo smartwatch di cui per adesso Samsung è vincitrice morale?
Chi può allora dire che questo è un evento significativo? Beh, lo stesso Tim Cook, perché è lui che deve dare – in qualità di numero uno di Apple – il via alla frequenza di aggiornamenti e di presentazioni delle novità. Nessuno si aspetta da Cook che sia lui a progettare i prodotti e neanche a disegnare il logo dell’azienda (meno male…) però deve stabilire la roadmap, dare i tempi, decidere cosa è pronto e cosa no. Stasera vedremo se è all’altezza del compito. È la sua prova di maturità. La diretta di Macitynet della presentazione Apple è disponibile da qui.