Leica ha lanciato il nuovo modello “entry level” per la sua storica serie di fotocamere digitali a telemetro “M”. La Leica M Typ 262 si affianca all’attuale M Typ 240, il cavallo da battaglia della linea di prodotti Leica, ed è sostanzialmente una versione “leggera” o “M-E” della Typ 240.
Le principali differenze sono: non gira video, non ha il LiveView, è più leggera di 100 grammi (grazie alla calotta di alluminio), ha un diverso meccanismo di attuazione dell’otturatore che la rende più silenziosa della M 240, menu software ancora più essenziale dei già spartani menu Leica (solo due pagine di opzioni anziché sei), design del corpo macchina che ricorda più da vicino quello della precedente M9 (sempre digitale), logo Leica (il famoso “red dot”) più piccolo.
Il prezzo indicato da Leica della nuova Leica M Typ 262, già ordinabile, è di 5.500 euro o 4.050 sterline (tasse incluse, 5.195 dollari). Quello che non cambia sono altre caratteristiche: sensore full frame da 24 megapixel e processore Maestro I, velocità di due scatti al secondo a piena funzione, mentre nello scatto a raffica arriva a tre, come la M 240. L’operazione fatta da Leica con questa macchina è quella di venire incontro alle richieste degli appassionati e dei fotografi che utilizzano la telemetro della casa di Wetzlar di avere un apparecchio più semplice ma al tempo stesso dotato di tutte le caratteristiche di una classica Leica M, assieme a una maneggevolezza ancora migliorata.
Le Leica M digitali sono più alte, pesanti e profonde delle loro nonne, le M a pellicola (ancora commercializzate da Leica in tre differenti versioni: Leica M7, Leica MP e Leica M-A, con o senza esposimetro integrato) e quindi la richiesta sul mercato di un corpo macchina più leggero è più che ragionevole.
Anche l’esclusione della registrazione video, una opzione ottenuta a partire dalla Leica M 240 che, a differenza delle prime due Leica digitali (M 8 APS-C e M 9 full frame) utilizza un sensore CMOS al posto del precedente CCD, è ragionevole, dal momento che gli utenti Leica tipicamente non utilizzano questo tipo di apparecchi per girare video semi-professionale o professionale (questo nonostante Leica sia tra i produttori di alcune tra le migliori lenti per cinematografia con l’80% dei film che hanno ricevuto il premio Oscar negli ultimi due anni girati con lenti Leica). Più difficile invece capire la scelta di marketing di eliminare la funzione LiveView, anche se probabilmente fa parte dello stesso pacchetto da un punto di vista tecnologico.
Leica in ogni caso vende un aggiuntivo, un mirino digitale, che permette di vedere su uno schermo da 1,4 milioni di pixel quel che viene registrato dal sensore: sarà interessante capire se questo accessorio è compatibile con la M 262. Per terminare le caratteristiche tecniche della nuova venuta in casa Leica: un pulsante dedicato sul dietro della macchima per il bilanciamento del bianco, ISO fino a 6400, schermo Gorilla glass per lo schermo LCD posteriore che non è touch: sono i pulsanti sulla scocca, i quattro tasti direzionali più pulsante di conferma e la ghiera posteriore a consentire le regolazioni della macchina.
Un’ultima nota: le macchine fotografiche Leica M hanno la caratteristica, oltre a quella nota della messa a fuoco tramite sistema a telemetro (quindi non attraverso l’obiettivo ma con due finestrelle che comparano e telemetrano la distanza degli oggetti utilizzando una serie di cornici illuminate che mostrano il campo inquadrato dalla focale degli obiettivi M) di avere la messa a fuoco esclusivamente manuale, solo lenti a focale fissa (anche se Leica nel tempo ha prodotto per la M due lenti a triplice focale, una specie di zoom a scatti chiamate Tri-Elmar) e infine solo lenti con regolazione dell’otturatore manuale.
Il corpo macchina di una Leica M 240, per comparazione, oggi viene venduto nel negozio online di Leica Italia a 6.710 euro.