Il fratello più grande e anziano si è rimesso in forma e adesso fa invidia anche al piccoletto di famiglia, da sempre considerato il più carino e adesso ancora più in spolvero che mai. I due fratelli del mondo delle tavolette made in Cupertino sono diventati ancora più sexy e, se al primo giro l’iPad mini era la novità che tutti volevano, adesso nonostante lo schermo retina è il nuovo Air l’oggetto dei desideri, e a ben vedere.
A margine dell’evento Apple a Londra il cronista di Macity ha potuto spendere del tempo con il nuovo tablet di Apple. Con entrambi, a dire il vero. Ma il mini retina è sostanzialmente uguale alla prima versione se non per lo schermo. Meraviglioso, fin troppi dettagli in uno spazio così piccolo, l’impatto è simile al primo iPhone 4 con schermo retina: sembra di essersi messi gli occhiali e finalmente vederci bene. Ok, promosso. Il processore mostrerà più avanti cosa sa fare.
Ma il gioiello della corona è un altro. Basta passare pochi minuti con l’Air per essere ipnotizzati. I pochi grammi in meno rispetto alla versione precedente sono fantastici perché lo rendono molto più “portabile”, mentre la forma sfilata sui fianchi lo rende difficile da riconoscere rispetto al mini. Sembra un’esagerazione, ma l’Air appare davvero molto, molto più piccolo e gustoso, con schermo di altissima qualità e proporzioni fantastiche. Il design, i bordi affusolati e stondati, tutto richiama l’estetica del mini, e non poteva essere diversamente. Ma la maggior dimensione dello schermo rende l’esperienza d’uso completamente diversa mentre le proporzioni più contenute lo rimettono in discussione come strumento quotidiano da portare sempre con sé, anche quando si carica in borsa il computer.
Lo spessore è imbarazzante. Davvero è possibile infilare così tanta tecnologia in uno spazio così ridotto? Davvero è possibile fare una cosa del genere e riuscire a far funzionare il tutto alla grande? A quanto pare Apple ci è riuscita, non a caso Tim Cook si è pubblicamente congratulato con i team che hanno lavorato a questi prodotti e così ha fatto anche Phil Schiller, dimostrando che avere squadre di lavoro così è davvero l’esperienza di una vita: non è replicabile da nessuna altra parte.
Questo prodotto visionario che arriva sugli scaffali italiani in pochi giorni è un oggetto di altissimo valore e straordinaria visione. C’è un’idea chiara su dove stiano andando i tablet e dove andranno in prospettiva anche i computer (portatili e fissi, come abbiamo visto anche con il Mac Pro), c’è la voglia di fare un lavoro straordinario, c’è la capacità tecnologica per riuscire a realizzarlo. Il nuovo iPad è uno strumento fantastico, davvero incredibile e l’impatto reale si ottiene solo avendolo in mano. In questa maniera si capisce la portata dell’innovazione e il livello di esecuzione che Apple è riuscita a raggiungere. Se questa non è un’azienda capace di innovare, e lo dico stringendo in mano uno di questi apparecchi di colore bianco, allora per favore indicatemene una che lo sappia fare, perché non ne vedo altre a questi livelli.