Non è possibile osservare le reazioni e le strategie di Google per poter prevedere la fine della crisi e il ritorno alla normalità , in ogni caso dopo mesi di notizie e comunicati cupi, è opportuno riportare anche i primi segnali di cambiamento. Dopo una riunione globale del reparto vendite di Google tenutasi nei giorni scorsi a New York Eric Schmidt, Ceo della società , ha rilasciato dichiarazioni che lasciano ben sperare. “Il peggio è alle nostre spalle” ha dichiarato il dirigente ed ex consigliere di Apple, intervistato dal The New York Times. Riferendosi poi al clima e alle sensazioni raccolte dal meeting appena conclusosi, Schmidt ha riferito di uno “Stato d’animo, molto, molto positivo”.
Il dirigente offre anche una descrizione del ciclo economico di ripresa: prima le aziende si stabilizzano e cominciano a guadagnare fiducia, dopo di che ritornano ad incrementare gli investimenti pubblicitari e solo più tardi tornano ad assumere. Schmidt dichiara che il punto più basso della recessione è stato toccato da Google durante la scorsa primavera, mentre i primi segnali di segno positivo risalgono a giugno. Il Ceo dichiara così che da circa due mesi a questa parte Big G è tornata a ricercare piccole aziende da acquisire, inoltre è tornata anche ad assumere, in prospettiva della ripresa. Google è interessata a piccole realtà , società di 10 persone o meno: il modello ideale è rappresentato da Android, la start-up della Silicon Valley acquisita da Big G e trasformata in uno dei sistemi operativi mobile più interessanti e promettenti in circolazione.