Si è svolta questa mattina alle 11,30 la presentazione ufficiale italiana di tutte le novità che Steve Jobs ha mostrato per la prima volta al Macworld appena concluso. A disposizione dei giornalisti MacBook Air, Time Capsule e tutte le novità software della Mela.
Quest’anno l’immancabile appuntamento per le novità del Macworld si è svolto al Visconti Palace di Milano, nei pressi di Piazzale Lodi. Presenti all’evento oltre al personale marketing e PR di Apple Italia, anche due veterani di Cupertino: Erik Stannow Product Manager Emea e Todd Benjamin World Wide Director Marketing for notebook.
Il Keynote di Jobs riassunto
Erik Stannow è stato il primo relatore: i punti toccati nella sua presentazione risultano identici in tutto e per tutto alla scaletta seguita da Steve Jobs per la presentazione delle novità seguita al keynote del Macworld. Dopo aver commentato il successo di Leopard con 5 milioni di copie vendute, raggiungendo in pochi mesi il 20 per cento dell’installato Mac totale, il manager Apple ha iniziato subito a parlare dell’utilità dei backup per mettere in salvo tutti i contenuti della nostra vita digitale.
L’accoppiata Time Machine e Time Capsule è stata mostrata all’opera con una dimostrazione video. Apple ha reso intuitivo e facile da gestire anche un processo fino a pochi mesi fa riservato per lo più ai soli utenti professionali. Time Capsule esegue un backup completo solo la prima volta e, seguendo le nostre impostazioni, realizza poi backup incrementali, senza fili e senza che l’utente debba più preoccuparsi di nulla. Il tutto è possibile dll’integrazione della tecnologia 802.11n con capienti dischi fissi, 500 GB (299 euro) e 1 Terabyte (499 euro).
Oltre che per il backup dei Mac, Time Capsule può essere utilizzato per migrare agevolmente a un nuovo Mac oppure come disco fisso di rete per accedere e salvare file da qualsiasi dispositivo dotato di Wi-Fi.
Alla fine della prima sessione è stato proiettato un nuovo spot pubblicitario Get a Mac in cui Mr PC si trova a discutere con una moltitudine di Mr Mac, che rappresentano gli innumerovoli backup disponibili con la nuove soluzione Apple. Lo spot è quello di cui Macity ha già parlato nei giorni scorsi e rilasciato proprio nell’imminenza dell’Expo.
Il secondo tema della giornata sono state le nuove funzioni rese disponibili per iPod touch: Mail, Maps, Stock, Weather, Notes. Tutte disponibili tra pochi giorni per i nuovi acquirenti del touch che le troveranno già implementate oppure, disponibili come upgrade al prezzo di 17,99 euro per chi già possiede un iPod Touch.
Maps, quattro città coperte in Italia
Oltre alla possibilità di visualizzare il testo delle canzoni in sovraimpressione su schermo durante l’esecuzione, Apple ha introdotto un dizionario di Italiano per la correzione ortografica delle email. Aggiunta all’interno dell’applicativo Maps la funzione che permette di determinare la nostra posizione sfruttando il database dei punti di accesso Wi-Fi con SkyHook, un sistema di triagolazione che sfrutta la posizione di punti di accesso Wi-Fi per stabilire quella del dispositivo. Al momento In italia questo servizio funziona in sole quattro città (Torino, Milano, Firenze e Roma) anche se altre tre stanno per essere mappate. Al termine della sezione dedicata a iPod Touch sono stati comunicati i nuovi prezzi ribassati: 279 euro per il modello da 8 GB e 369 euro per il 16 GB.
Si è poi parlato di Apple TV e del nuovo servizio di noleggio film in qualità standard e in alta definizione, subito precisando che si tratta di opzioni per ora non disponibili in Europa.
Seconda parte: MacBook Air
La seconda parte della conferenza riguarda interamente il MacBook Air ed è stata condotta da Todd Benjamin. Oltre a essere l’ultra portatile più sottile in commercio, l’Air offre tastiera e monitor di dimensioni raramente viste in questa fascia di notebook. Uno dei migliori compromessi tra portabilità e funzionalità
Dopo un riepilogo delle caratteristiche fisiche e tecniche di MacBook Air, Todd ha dedicato diversi minuti della presentazione per illustrare il funzionamento dell’innovativo trackpad, che sfrutta la tecnologie e le “Gesture” implementate per la prima volta su iPhone. Ora operazioni quali ridurre e ingrandire testo e immagini, ruotare, scorrere e molte altre ancora sono direttamente gestibili con le dita sulla trackpad, senza dover più toccare nemmeno un tasto.
Il processore è da 1,6 GHz della stessa famiglia installata nei MacBook Pro ma con un piccolo dettaglio: il packaging della CPU è stato ridotto ulteriormente (usando, come accennato, quello del futuro Montevina, ma questo non è stato detto durante l’incontro di Milano); tra gli altri dettaglio i 2 GB di RAM su un singolo banco e gli 80 GB di disco fisso.
Todd ha insistito sulle 5 ore di autonomia effettive, registrate con MacBook Air impegnato nel gestire mail, navigando sul Web, il tutto ovviamente con il Wi-Fi attivato; non si tratterebbe quindi di una autonomia teorica, ma pratica.
Il MagSafe è stato modificato per adattarsi al profilo della nuova macchina Intel, infine le connessioni: una USB alimentata per tutte le periferiche che sfruttano questo canale di comunicazione, compresa l’unità opzionale MacBook Air SuperDrive che sarà disponibile al prezzo di 89 euro.
Remote disk, funziona anche con PC
Dettagli interessanti sono emersi su Remote Disk, l’applicazione fornita insieme all’Air per “prendere in prestito” il Dvd di un altro computer. Si tratta di una mini applicazione con due installer: uno per PC e uno per Mac. In pochi secondi può essere installato su tutti i sistemi della nostra rete, in questo modo MacBook Air può vedere le unità ottiche, non solo per installare software o vedere un DVD, ma anche per aggiornare o installare da zero il sistema operativo quando la situazione lo richiede. Nel corso dell’evento non è stato dimostrato, ma è possibile che questo avvenga usando la pressione di un tasto (come succede quando si forza il riavvio da DVD); questo significa che almeno sul fronte del MacBook Air, ci deve essere qualche cosa che opera a livello firmware e quindi indipendentemente dal sistema operativo per permettere l’avvio del Wifi indipendentemente dall’avvio del sistema operativo.
Probabilmente Remote Disk è operativamente legato alla novità di Migration Assistant. Fino a ieri era possibile travasare tutto il contenuto del nostro vecchio Mac in un nuovo computer solo collegando un cavo FireWire, oggi Migration Assistant sfrutta la tecnologia wireless 802.11n per migrare al nuovo sistema.
Le prime unità saranno disponibili tra circa due settimane, mentre le opzioni all’acquisto sono un processore più veloce da 1,8 GHz e il disco fisso allo stato solido da 64 GB.
A questo punto la presentazione ufficiale è terminata: per tutta la durata dell’evento non è stato possibile scattare fotografie alle slide proiettate su schermo, né tanto meno fotografare i due relatori o i prodotti mostrati. A questo punto i tre MacBook Air sono stati messi a disposizione dei giornalisti per una breve prova e soprattutto per avere una prima impressione a pelle e a questo si riferisce la minigalleria di immagini che pubblichiamo in calce al nostro articolo
Terza parte: impressioni MacBook Air
Terminata la presentazione ufficiale l’eccitazione della platea era palpabile: tutti i presenti non vedevano l’ora di poter mettere le mani sull’Air e possiamo subito dire che foto, filmati e spot pubblicitari non rendono giustizia al sistema. Meglio: dal vivo MacBook Air risulta ancora più piccolo, sottile, leggero ed estremamente elegante di quanto già non sembri sui media.
Nelle foto scattate durante il primo incontro ravvicinato con l’Air si nota subito di come uomini e donne indifferentemente tengano in mano il portatile in qualsiasi inclinazione del polso, ruotandolo a piacere con una sola mano in tutte le direzioni. Questo è reso possibile dal peso estremamente contenuto ma anche dallo spessore irrisorio: non ci si accorge nemmeno di avere in mano un vero e proprio computer. Tutti i giornalisti presenti sono rimasti sorpresi dal loro primo impatto con MacBook Air, anche se i commenti negativi non sono mancati. Tra i principali ricordiamo: l’inadeguatezza dell’Air per ricoprire il ruolo di unico computer personale, la batteria integrata nello chassis, una sola porta USB, il prezzo.
Cambiare la batteria costerà 139 euro
Nella breve sessione dedicata alla domande Macity ha intervistato Eric Stannow. La prima domanda riguarda gli svantaggi di avere una batteria integrata nello chassis, sia nel caso di sostituzioni, sia per i professionisti che devono lavorare oltre le 5 ore di autonomia dichiarate. Eric ha dichiarato che: “Sono davvero poche le persone che oggi acquistano una batteria secondaria, inoltre le 5 ore di autonomia dichiarate sono reali. Certo quando la batteria ha esaurito i cicli di ricarica occorre mandare il portatile in assistenza per la sostituzione, ma Apple applica un prezzo di 139 euro. Questo è il costo della sola batteria di un MacBook Pro”.
Apple TV ribassata in Usa e non in Europa? “No comment”
Cercare di sapere qualche cosa di più è stato difficile. Eric Stannow, come previsto, a tutte le altre domande rivolte da Macity ha risposto con un “no comment”. Non si è potuto sapere nulla, ad esempio, sulla scottante questione dell’arrivo anche in Italia del noleggio dei film, un fattore decisivo quando si parla di strategia multimediale, legata strettamente ad Apple TV. E a proposito di Apple Tv nessuna spiegazione per il prezzo invariato di Apple TV nel nostro Paese contro un ribasso in USA consistente e per di più con un cambio euro-dollaro a tutto vantaggio del primo. Inutile dire che nulla è stato detto neppure di iPhone e del suo sbarco nel nostro paese, pure al centro di domande incrociate
Nelle foto sotto: a partire dall’alto da sinistra: giornalisti con i mano i nuovi MacBook Air; un Air a confronto con un Vaio; sotto a sinistra, confronto di spessore; a destra, l’alimentatore (piccolo come quello di un iPod) del nuovo MacBook Air