L’idea come al solito è talmente ovvia che ci si chiede: “Come mai non ci ha pensato prima nessuno?” Ma ovviamente banale non è, e a pensarci per primo è stato Google, che ha creato un nuovo strato o layer del suo programma Earth Browser (disponibile per Mac e Pc da qui) con mesi in realtà di durissimo lavoro (dicono loro) e la possibilità di accedere a un piccolo tesoro di cartografia storica conservato da appassionati.
Ecco in pratica cosa succede: azionando il layer storico, posto a sinistra nella barra verticale degli “strati” (lì si possono attivare ad esempio i rilievi e le case tridimensionali o i segni cartografici per aeroporti, strade, confini etc), il mondo cambia totalmente faccia.
Che sia una mappa storica del Giappone, di San Francisco durante la corsa all’oro oppure l’intero planisfero terraqueo così come disegnato dagli esperti cartografi romani nel 1700, la possibilità è quella di un divertente viaggio nel tempo.
Ovviamente, essendo una nuova texture presa da una scansione digitale di una mappa cartografica posta poi al di sopra del disegno del pianeta, le immagini non “scalano” come per il normale browser. Infatti, mentre l’effetto “Zoom” è normalmente dovuto alla possibilità di utilizzare più piani cartografici diversi con le foto satellitari o aeree che vengono caricate in tempo reale durante lo zoom, in questo caso il disegno è unico e la risoluzione non scala. Poco male, però, perché l’effetto è comunque meritevole!
Nota aggiuntiva: al momento l’opzione funziona solo con la versione in Inglese di Google Earth: per attivarla dovete prima scaricare l’ultima versione disponibile sul web e poi selezionare nel pannello di controllo di Mac OS X “internazionale” l’inglese come prima lingua… in attesa dell’implentazione nella versione in lingua italiana che non dovrebbe tardare molto.