OS X e iOS sono state le piattaforme più vulnerabili del 2015. È quanto afferma CVE Details evidenziando i dati del National Vulnerability Database (NVD) che, come il nome lascia intuire, cataloga le “Common Vulnerabilities and Exposures” (CVE), vulnerabilità e falle di sicurezza note pubblicamente.
Nella top 50 dei prodotti più vulnerabili è elencato OS X (384 vulnerabilità), seguito da iOS (375 vulnerabilità) e da Flash Player (314 vulnerabilità). Internet Explorer è al settimo posto con (231 vulnerabilità note), Windows 8.1 al 12° posto (151 vulnerabilità); Windows 7, 8, RT 8.1 e Vista sono nei posti seguenti ma qui si nota l’incongruenza di chi ha stilato l’elenco.
Le varie versioni di OS X sono catalogate tutte insieme indistintamente, mentre i vari Windows sono indicati separatamente. È ovvio che così facendo, sommando le vulnerabilità delle varie versioni di OS X, il sistema operativo di Apple raggiunga il poco ambito traguardo del primo posto. Seguendo la stessa logica di chi ha stilato la classifica, si dovrebbero sommare le varie versioni di Windows, con risultati molto diversi per il primo posto in classifica che spetterebbe di diritto ai sistemi Microsoft. Sommando i prodotti in base al produttore la classifica cambia e nei primi tre posti troviamo: Microsoft, Adobe e Apple.
Un maggiore elenco di vulnerabilità scoperte non significa ad ogni modo necessariamente maggiore debolezza di uno o l’altro sistema. Bisogna, infatti, valutare caso per caso il grado di vulnerabilità, distinguendo, ad esempio, quelle teoriche da quelle pratiche. La lista potrebbe anche essere assunta in modo ottimistico, utile ad indicare che il software sta diventando più sicuro, una tendenza positiva che indica come gli sviluppatori stiano prendendo sul serio il problema.