Zoom ha confermato che non offrirà le videochiamate crittografate end-to-end sugli account gratuiti. La scorsa settimana, il consulente per la sicurezza della società Alex Stamos ha rivelato che erano in programma piani per un rafforzamento della sicurezza sugli account a pagamento. Oggi è arrivata la conferma, con l’esclusione degli account gratuiti da questa nuova funzionalità.
Nell’ultimo annuncio sui risultati finanziari della società, Yuan ha dichiarato che Zoom vuole collaborare con le autorità, come l’FBI, nel caso in cui alcune persone utilizzino Zoom per scopi illegali. La società non vuole che gli account gratuiti vengano utilizzati per attività illecite. Per questo non offrirà le videochiamate crittografate end-to-end ai non paganti.
Secondo Stamos, Zoom affronta un “difficile equilibrio”, cercando di migliorare le garanzie sulla privacy. Ovviamente, il vertice della società è ben conscio del fatto che questa scelta, da sola, non sarà sufficiente ad evitare eventuali abusi sulla piattaforma.
La società ha affrontato una serie di sfide negli ultimi tempi, in gran parte catalizzate dalla sua maggiore diffusione, dovuta certamente al lockdown da coronavirus. Solo ad aprile, infatti, si conta che la piattaforma abbia ospitato 300 milioni di partecipanti al giorno.
L’incremento di utenza, naturalmente, ha dovuto fare i conti con il possibile utilizzo malevolo della piattaforma da parte degli utenti. Zoom, in ogni caso, è consapevole che le attività illecite potrebbero solitamente provenire da account con identità false, e dunque anche da parte degli account a pagamento. Ad ogni modo, non fornire le videochiamate crittografate end to end agli account gratuiti, renderà più difficoltoso l’uso illegale della piattaforma da parte di utenti occasionali.
Ricordiamo che sono stati tanti gli aggiornamenti che hanno riguardato l’applicativo nelle scorse settimane. L’ultimo aggiornamento 5.0 ha risolto davvero tanti bug e non solo.
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