Fonti cinesi della catena di approvvigionamento sono pronte a scommettere in un aumento delle vendite Macbook del terzo trimestre pari al 20% rispetto allo scorso anno. In particolare si tratterebbe delle vendite del MacBook Air e MacBook Pro, dovute all’aumento delle attività lavorative da casa, per via dello smart working imposto dalla pandemia.
I dati della catena di approvvigionamento suggeriscono che le vendite di MacBook di Apple, che includono MacBook Pro e MacBook Air, sono aumentate di oltre il 20 percento rispetto allo stesso periodo del 2019. Apple probabilmente deve parte del suo successo alla crescente necessità di lavoro da casa, per via del lockdown e della pandemia che ha limitato gli spostamenti a livello mondiale.
Il rapporto proviene dal DigiTimes, che sottolinea come i produttori di diodi di Taiwan “saranno in grado di mantenere lo slancio delle loro spedizioni nel terzo trimestre del 2020”. Secondo le fonti di DigiTime i produttori di diodi si aspettano che le loro spedizioni relative ai MacBook rimangano su un binario di crescita nel Q3 fiscale.
Le fonti sottolineano, inoltre, che i produttori di diodi non hanno aumentato le spedizioni correlate agli iPhone di prossima generazione, ma invece stanno ancora spedendo più diodi per gli iPhone di vecchia generazione. Questo può offrire una certa veridicità ai rapporti secondo cui la line up di “iPhone 12” vedrebbe una data di rilascio successiva posticipata rispetto alla classica tabella di marcia cui Apple ci ha abituati nel corso degli anni passati.
Nel frattempo, se siete tra coloro che aspettano con ansia un Macbook più economico, vi lasciamo alla nostra riflessione sulla necessità per Apple di creare un Macbook SE.
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