E’ da qualche mese che Apple è finalmente entrata nel business degli altoparlanti smart, con HomePod, che ha debuttato solo in alcuni paesi. Le vendite del dispositivo con Siri a bordo non sembrano, però, decollare, probabilmente a causa dell’alta concorrenza.
E’ un recente rapporto di Bloomberg a suggerire che HomePod non vende così come la società sperava. Il giornalista Mark Gurman cita fonti vicine ai fornitori di componenti, oltre ad alcuni dipendenti Apple Store e ad altri analisti del settore: tutti riferiscono che il prezzo alto, il ritardo nell’ingresso sul mercato, e le funzionalità smart limitate, stanno remando contro lo speaker smart di Cupertino.
Attualmente HomePod viene percepito come un accessorio iPhone molto costoso, piuttosto che come un vero e proprio speaker intelligente autonomo. Ovviamente, l’ingresso tardivo nel mercato ha permesso ad altri competitor di guadagnare consistenti quote di mercato. Amazon Echo, ad esempio, viene considerato un passo avanti a tutti, grazie ad Alexa, mentre l’arrivo di Google Home in altri paesi, come l’India e l’Italia, contribuisce a sostenere le vendite anche degli altoparlanti con Google Assistant a bordo.
Nelle prime 10 settimane di disponibilità HomePod ha ottenuto il 10% di mercato, contro il 73% di Amazon Alexa e il 14% di Google Home, secondo Slice Intelligence. Ma il calo si è fatto subito sentire dopo i forti preordini del lancio, con le vendite HomePod scese al 4% della categoria. Secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg le scorte di HomePod si stanno accumulando negli Apple Store e Cupertino avrebbe già ridotto le previsioni di vendita così come gli ordinativi di produzione con il costruttore Inventec.
Eppure, ritiene il rapporto, c’è spazio affinché HomePod possa migliorare. Considerando che non si discute sulla qualità audio del dispositivo, un aggiornamento software imminente potrà facilmente aggiungere nuove funzionalità, come l’audio multiroom e la possibilità di accoppiare gli altoparlanti in configurazione stereo. Anche la parte relativa alla Intelligenza Arificiale, alle funzionalità offerte da Siri e più in generale alle funzioni smart per il controllo di altri dispositivi potrà certamente migliorare tramite aggiornamenti software, considerando che Siri è il reparto attualmente più criticato dell’altoparlante Apple.