I produttori di unità ottiche, masterizzatori DVD e Blu-Ray stanno pensando di sospendere la produzione di unità interne da 5,25”, formato che esiste sostanzialmente da venti anni, quando nacquero i primi lettori di CD. La voce rimbalza da Digitimes, che avrebbe appreso la notizia dai sempre dominanti produttori asiatici.
Le unità in questione, per intendersi quelle “full size” che abbiamo visto per anni sui desktop con cassettino, verrebbero rimpiazzate da masterizzatori più piccoli, quelli “slim” usati ad esempio sui notebook e sugli iMac fino alla penultima generazione. Lo scopo dei produttori non è offrire unità più piccole ma semplicemente risparmiare: le unità di dimensioni maggiori sono sempre meno richieste e per questa ragione economicamente sono poco convenienti. Resta da vedere cosa riusciranno a ottenere i produttori in termini di performance: è vero che le unità da 5,25” si vendono di meno ma sono anche quelle che al momento offrono performance migliori in termini di velocità di lettura/scrittura.
A questo proposito, ad esempio, qualche giorno addietro Buffalo Technology, azienda sempre molto attiva nel panorama delle unità di storage, ha annunciato due masterizzatori Blu-ray capaci di scrivere supporti BD-R alla velocità di 16X. Sono denominati RXL-16FBS-BK e BRXL-16U3; il primo è un masterizzatore interno con interfaccia SATA, il secondo invece è un’unità portatile con USB 3.0. Come altre unità, questi BD-R supportano la lettura/scrittura di CD/DVD con le seguenti modalità: 12x per BD-R DL, 6x per BDXL, 2x per BD-RE, 16x per DVD-R/+R, 8x per DVD-R DL/+R DL/+RW, 6x per DVD-RW, 5x per DVD-RAM, 48x per CD-R e 24x per CD-RW.
[A cura di Mauro Notarianni]