Le sanzioni europee contro Apple e altri giganti della tecnologia dovrebbero essere molto più severe per far sì che le aziende le prendano finalmente sul serio. Questo è il nuovo monito lanciato a livello europeo. Il capo della concorrenza della Commissione europea Margrethe Vestager, intervistata da The Verge, sottolinea l’incapacità di Apple di rispettare correttamente una sentenza olandese sull’App Store, preferendo, piuttosto, pagare la multa settimanale di 5 milioni di euro.
Apple sta affrontando pressioni antitrust sia in patria che all’estero per quanto riguarda il suo monopolio sulla vendita di app iOS. Tra i tanti esempi quello dei Paesi Bassi, che ha imposto ad Apple di consentire metodi di pagamento alternativi per le app di appuntamenti nel paese. La società ha accettato con riluttanza, rendendo difficile il compito degli sviluppatori di monetizzare senza passare da App Store.
Ad ogni modo, il messaggio di Vestager è piuttosto chiaro: le sanzioni non sono abbastanza severe, così che le Big tech possono permettersi di non rispettarle, pagando la multa che viene imposta. Ricordiamo che la Vestager aveva già nominato Apple nelle scorse settimane sempre riguardo alla multa settimanale di 5 milioni di euro comminata nei Paesi Bassi.
L’esempio olandese ne è un chiaro esempio: finora Apple non ha implementato le modifiche richieste dalle autorità, preferendo pagare una multa settimanale. Questo è il motivo per cui nel Digital Markets Act si prevede che le sanzioni diventino sempre più severe. Alla fine, nello stesso atto, c’è anche uno strumento che può effettivamente porre fine ad un’azienda nel caso in cui risulti essere inadempiente abituale.
Oltre al caso olandese, l’Unione europea nel suo complesso ha tre cause aperte contro Apple: una riguardante i servizi di streaming musicale e la commissione del 30%, una riguardante App Store, e l’altra riguardante Apple Pay e i sistemi di accesso all’infrastruttura di pagamento o alla tecnologia di pagamento presente sul telefono.