Tra le peculiarità del Mac Pro 2019, la possibilità di sfruttare una scheda Afterburner, un acceleratore PCIe (con integrato un FPGA o ASIC programmabile) che alleggerisce la decodifica dei codec video ProRes e ProRes RAW in Final Cut Pro X, QuickTime Player X e nelle app compatibili di altri sviluppatori. In fase di acquisto del Mac Pro, è possibile selezionare l’Apple Afterburner e sarà preinstallato nei 5 slot PCI Express (x16) per garantire le massime prestazioni.
Apple spiega che Afterburner non si spaventa neanche con i vieeo 8K, vantando la possibilità di passare direttamente dalla videocamera alla timeline, ei lavorare in nativo con file 4K e perfino 8K, riducendo i tempi di infinite conversioni e dire addio anche ai proxy.
Quanto cambiano realmente le prestazioni con l’Afterbuerner? Il sito Barefeats ha fatto un po’ di esperimenti usando un Mac Pro con processore Intel Xeon W 12‑core a 3,3GHz (Turbo Boost fino a 4,4GHz), configurato con 96GB di memoria RAM e unità di storage SSD da 1TB.
I grafici che vedete qui allegati mostrano i risultati con e senza Afterburner (le barre colorate di rosso indicano i valori migliori). Sono stati eseguiti test con DaVinci Resolve 16.2 con la conversione da 8K RED a 4K ProRes 422, da 8K ProRes 4444 XQ a 4K ProRes 422, il trancoding con Final Cut Pro X da 4K RAW ProRes a 4K ProRes 422, con Compressor (trascodifica da 4K RAW ProRes a 4K ProRes 422), e di nuovo con DaVinci Resolve con la transcodifica da 8K R3D a 4K ProRes 422.
Non sempre la velocità è migliore con la presenza di Apple Afterburner ma i software ottimizzati per sfruttarla permettono effettivamente di alleggerire il carico dei core del processore lasciandoli liberi di eseguire più calcoli, con ovvie migliore in termini di velocità.
Per ulteriori dettagli e specifiche tecniche sul nuovo Mac Pro 2019 rimandiamo a questo approfondimento di macitynet. Trovate tutte le notizie sui nuovi Mac Pro in questa sezione del nostro sito. Invece per tutti gli articoli che parlano di Mac si parte da questa pagina.