Da iOS 11.3 Apple ha previsto “Health Records” una funzione per l’App Salute pensata per ospedali e cliniche che consente agli utenti di mettere a disposizione i propri dati medici, disponibili da più fonti, ogni volta che lo desiderano. I pazienti degli istituti sanitari che partecipano hanno accesso a informazioni fornite dai vari istituti, organizzate in un’unica vista, e possono ricevere notifiche regolari sui risultati delle loro analisi di laboratorio, sui farmaci, sulle loro condizioni e altro ancora. I dati di Health Records non sono memorizzati sui server Apple ma crittografati e protetti con un codice sul dispositivo.
A giugno dello scorso anno Apple ha messo a disposizione le API Health Records per sviluppatori e ricercatori rendendo possibile la creazione di un ecosistema di app che usano questi dati per controllare l’assunzione di farmaci, dei piani nutrizionali, diagnosticare malattie e altro ancora. La funzionalità Health Records è tuttora indicata come beta in iOS 12 ma Apple sta continuando a lavorare sulla stessa e promesso il supporto per le app di terze parti in autunno.
In una dichiarazione alla National Public Radio (NPR), organizzazione indipendente che negli USA comprende oltre 900 stazioni radio, il CEO di Apple, Tim Cook, ha parlato del programma Health Records che, tra le cose, consente la portabilità delle cartelle cliniche, consentendo all’utente di memorizzare dati altamente sensibili sull’iPhone.
Cook afferma che gli utenti sono più inclini a fidarsi di Apple per la gestione di questi dati rispetto a rivali quali Facebook o Google, aziende che – per loro natura – prevedono strategie di business che prevedono lo sfruttamento di dati degli utenti per vendere pubblicità. L’hardware e software di Apple è studiato per evitare l’esposizione di dati sensibili, lasciando l’azienda fuori dalle critiche delle quali sono spesso oggetto le aziende concorrenti.
“Le persone guardano queste cose e sentono che possono fidarsi di Apple”, ha spiegato Cook; “un elemento fondamentale quando lavori con chiunque abbia a che fare con la tua salute”. Ribadendo cose già dette in passato, Cook ha riferito che la dedizione per la privacy dell’utente non è solo una strategia di marketing per vendere più iPhone o iPad. “Non è per questo che lo vediamo come un vantaggio”, ha spiegato ancora Cook, riferendo che le persone vogliono fornire questa tipologia di dati solo quando sentono di potersi fidare profondamente”.
Apple supporta FHIR (Fast Healthcare Interoperability Resources), standard utilizzato per la formalizzazione dei dati clinici in risorse da scambiare tra sistemi informativi differenti. L’FHIR è pensato per semplificare lo scambio di dati e particolarmente adatto al contesto mobile; è adottato nell’ambito della cartella clinica elettronica e offre vari vantaggi: il medico prescrive o raccomanda, attraverso la cartella clinica, attività̀ domiciliari e obiettivi per il paziente; successivamente può monitorare le attività̀ svolte e il soddisfacimento degli obiettivi