Non solo Apple con iOS 17.4 ma anche Google sta preparando da tempo diverse novità per ottemperare gli obblighi del Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea.
Big G fa sapere di modifiche ai risultati di ricerca; sono state implementate oltre 20 modifiche, incluse acune che riguardano i servizi che aiutano le persone a trovare siti di confronto in aree come voli, hotel e shopping. Sono state rimosse alcune funzionalità dalla pagina dei risultati di ricerca (es. le mappe mostrate nelle ricerche da Google non sono più interattive: appare una immagine fissa e non sarà più – per default – possibile aprire in automatico Google Maps con un tap) e predisposte altre che dovrebbero aiutare i consumatori a trovare attività commerciali.
Schermata di scelta per il browser: quando si utilizza un telefono Android, è possibile cambiare facilmente motore di ricerca o browser. Nell’ambito del DMA, saranno mostarte schermate di scelta aggiuntive, secondo Google “progettate sulla base di ricerca e testing degli utenti, nonché sul feedback ricevuto dal settore”. Sarà possibile vederli sui telefoni Android durante la configurazione di un dispositivo e presto su Chrome per desktop e dispositivi iOS.
Sono richiesti consensi aggiuntivi per il collegamento dei servizi Google: attualmente vengono condivisi dati tra alcuni prodotti e servizi Google per determinati scopi, tra cui la personalizzazione dei contenuti e degli annunci, a seconda delle impostazioni degli utenti.
“Le persone nello Spazio economico europeo possono visitare le impostazioni del proprio account Google e scegliere se desiderano continuare a condividere i dati tra i servizi Google collegandli”, spiega Big G. “Le persone potrebbero anche vedere nuovi banner di consenso che chiedono loro se desiderano collegare i propri servizi Google”. Si riferisce ancora di “numerosi aggiornamenti” a prodotti e strumenti pubblicitari per aiutare gli inserzionisti a comunicare il consenso per i dati che raccolgono, in conformità con le norme relative al consenso degli utenti dell’UE.
App e app store di terze parti: il DMA richiede che i sistemi operativi dei cosiddetti “gatekeeper” (Apple, Google e altri) consentano alle persone di utilizzare app e app store di terze parti. Il DMA richiede che i gatekeeper consentano agli sviluppatori di utilizzare sistemi di fatturazione alternativi per il completamento degli acquisti in-app. Google riferisce di avere già lanciato due programmi che consentono agli sviluppatori di app di effettuare transazioni con i propri utenti dello Spazio economico europeo tramite il sistema di fatturazione dello sviluppatore, anziché tramite il sistema di fatturazione di Google Play.
Dal 6 marzo verrà lanciato un programma che consentirà agli sviluppatori di app distribuite su Play di condurre direttamente al di fuori dell’app le persone nello Spazio economico europeo, anche per promuovere le offerte.
Di particolare rilievo, la portabilità dei dati: per soddisfare i nuovi requisiti relativi allo spostamento dei dati su un’app o un servizio di terze parti, dopo la versione beta, le API Data Portability per gli sviluppatori verranno lanciate in settimana nello Spazio economico europeo. Queste API dovrebbero permetetre di trasferire facilmente copia di alcuni de dati di Google verso servizi di terze parti. L’Unione europea spera che un tale sistema stimoli la concorrenza.