Catherine Harry è una vlogger cambogiana che cura su Facebook la pagina “Dose of Cath”, uno spazio nel quale pubblica filmati e parla di argomenti tabù nel paese come verginità e ciclo mestruale dei quali non si è mai parlato in TV.
Il 19 ottobre Facebook ha cambiato il funzionamento del news feed, mostrando in alcuni paesi soltanto post degli amici e pubblicità, spostando in una seconda bacheca denominata “Explore Feed” e meno accessibile, i contenuti non sponsorizzati, come ad esempio le notizie.
Dopo la pubblicazione di un nuovo video, scrive BBC, Catherine Harry ha visto che solo 2000 persone hanno visto il filmato, un drastico calo rispetto ai 12.000 utenti che di media guardano i suoi video.
“Improvvisamente ho capito l’enorme potere che hanno” ha dichiarato la ragazza. “se vuole” Facebook “può schiacciarti”. La ragazza, che ha lasciato il suo lavoro per concentrarsi sul vlogging, non è preoccupata per il sostentamento. In Cambogia è in atto un’ondata di repressione governativa in vista delle elezioni del prossimo anno, e il primo ministro Hun Sen, al potere da 32 anni, ha chiesto di sciogliere il principale partito avversario.
Già nelle precedenti elezioni, il principale partito di opposizione, Cambodia National Rescue Party (CNRP) e i suoi attivisti avevano denunciato brogli e irregolarità, sostenuti anche da diverse ong internazionali che avevano criticato la correttezza delle procedure di voto.
L’esperimento di Facebook “non poteva capitare in un momento peggiore” spiega la ragazza che si chiede: “Con tutte le nazioni del mondo, perché la Cambogia?”. Nello Stato del Sud-est asiatico, Facebook ha superato la TV come fonte principale dalla quale si apprendono le notizie. Molte dei tradizionali media mainstream sono allineati con il Cambodian People’s Party (CPP). Nella classifica della libertà di stampa di Reporter senza frontiere, la Cambogia è al 132° posto su 180.
L’arrivo dell’Explorer Feed è un colpo mortale non solo per i vlogger ma anche per le aziende che vogliono promuovere contenuti su Facebook senza investire in pubblicità. La novità è in fase di test in Sri Lanka, Bolivia, Slovacchia, Serbia, Guatemala e Cambogia. I media locali riferiscono di un crollo nel traffico nel periodo di prova, fra il 60 e l’80% delle interazioni.
Filip Struhárik, redattore e social media manager del quotidiano slovacco Denník N, riferisce che l’esperiemnto di Facebook ha coinciso con «il più importante crollo nelle interazioni che abbiamo mai visto». Le visualizzazioni delle pagine Facebook dei principali media slovacchi sono diminuite d’improvviso di quattro volte.
Adam Mosseri, responsabile del news feed di Facebook ha spiegato che «l’obiettivo del test è capire se gli utenti preferiscano avere spazi differenziati per i contenuti personali e quelli pubblici delle pagine”.