L’incertezza da coronavirus fa tremare le borse di tutto il mondo, ma in uno dei periodi più neri dell’economia mondiale, che molti paragonano al crollo del 1929, le azioni Amazon segnano una nuova quotazione record. Nel momento in cui scriviamo le azioni del colosso dell’e-commerce sono quotate a 2.280 dollari circa, valore raggiunto durante la giornata di martedì 14 aprile che supera ogni record pregresso, incluso il precedente picco di 2.170 dollari registrato nel mese di febbraio di quest’anno.
Così al momento le azioni Amazon segnano +5,28%, facendo lievitare per la prima volta la capitalizzazione di mercato oltre 1.100 miliardi di dollari, indice calcolato moltiplicando la quotazione attuale delle azioni per il numero totale dei titoli in circolazione. Come è facile immaginare l’andamento positivo è trainato dal consistente aumento della domanda per gli acquisti online con consegne a domicilio.
Per affrontare l’incremento della domanda in questo periodo di emergenza coronavirus, il colosso dell’e-commerce ha stravolto l’organizzazione interna, riducendo o azzerando i rifornimenti di prodotti non essenziali nei propri magazzini per dare priorità ai beni di prima necessità. Il mese scorso Amazon aveva deciso di dare priorità ai cosiddetti “articoli essenziali” come prodotti per la pulizia, articoli sanitari e alimenti. Nelle scorse ore sono emersi i primi indizi che anticipano un ritorno alla normalità e la riapertura per rifornimenti e ordinativi anche per prodotti non essenziali.
Per proseguire l’attività Amazon ha attivato misure speciali per garantire la distanza di sicurezza tra i propri dipendenti in magazzini e centri logistici. Mentre numerose società USA stanno licenziando personale per lo stop obbligato delle attività, Amazon ha assunto 175.000 persone tra part-time e dipendenti fissi. Sempre negli USA la multinazionale sta creando internamente laboratori per effettuare test Covid-19 per tracciare e limitare la diffusione del virus.
Negli anni sono periodicamente emerse lamentele sul trattamento dei dipendenti. Anche in questi giorni in cui le azioni Amazon segnano un record storico, in USA si registrano alcuni scioperi e proteste, come segnala TNW, alcune da parte degli addetti di magazzini e centri logistici che lamentano condizioni di lavoro non sicure per timori sull’epidemia di coronavirus.
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