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Le API di “Tempo di utilizzo” disponibili per terze parti

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Con la presentazione di iOS 15, iPadOS 15 e macOS Monterey, Apple ha annunciato la disponibilità delle API (interfacce di programmazione)  Screen Time (in italiano “Tempo di utilizzo”) per gli sviluppatori di terze parti, permettendo l’uso di questa funzionalità con app di terze parti per il controllo parentale.

La funzionalità “Tempo di utilizzo” è arrivata con iOS 12 e permette di accedere a resoconti in tempo reale che mostrano quanto tempo l’utente trascorre sul suo iPhone, iPad o iPod touch. I genitori possono impostare dei limiti sui contenuti che desiderano gestire, limitando l’uso di app e dei dispositivi.

La funzionalità in questione è parte integrante di iOS e finora gli sviluppatori di terze parti non avevano modo di sfruttarla in app indipendenti.

Apple spiega che “gli sviluppatori possono sfruttare le API Screen Time nelle app di controllo parentale, inclusa un ancor più grande gamma di strumenti per i genitori”; le API – spiega ancora Apple – forniscono agli sviluppatori funzionalità-chiave quali restrizioni fondamentali e attività di monitoraggio del dispositivo, tutte con modalità che mettono la privacy in primo piano.

"Tempo di utilizzo" è una funzine di serie su iOS 12 e seguenti che consente di accedere a report in tempo reale per capire quanto tempo si trascorre su iPhone, iPad o iPod touch e impostare dei limiti sui contenuti che desideramo gestire.
“Tempo di utilizzo” è una funzine di serie su iOS 12 e seguenti che consente di accedere a report in tempo reale per capire quanto tempo si trascorre su iPhone, iPad o iPod touch e impostare dei limiti sui contenuti che desideramo gestire.

Con il lancio della funzionalità Tempo di utilizzo su iPhone, iPad o iPod touch, Apple aveva iniziato a vietare app di terze parti che sfruttavano in modo anomalo le funzionalità aziendali di Mobile Device Management per permettere ai genitori di controllare i dispositivi dei loro figli. Il ban di queste applicazioni aveva portato a sollevare per Apple questioni antitrust da parte degli sviluppatori di app per il controllo parentale.

Nel 2019 alcuni sviluppatori avevano presentato una petizione per invitare Apple a rilasciare le API Screen Time, permettendo loro di usare le stesse funzionalità che può sfruttare il sistema operativo. Apple ora offre finalmente queste funzionalità alle terze parti, un modo anche per alleviare problematiche da controlli da parte delle autorità antitrust. In Russia, ad esempio, Apple è stata condannata dopo una segnalazione di Kasperksy per la rimozione della sua app Kaspersky Lab Safe Kids.

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