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FBI, CIA, NSA «Non comprate smartphone cinesi, a rischio la sicurezza nazionale»

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Il direttore dell’FBI Christopher Wray afferma che gli utenti dovrebbero prestare attenzione quando comprano uno smartphone evitando di acquistare dispositivi della cinese Huawei, scelta che, a suo dire, comporta rischi in termini di furti di dati, meccanismi di sorveglianza all’insaputa dell’utente e rappresentano inoltre una minaccia per la sicurezza nazionale.

Della stessa opinione del capo dell’FBI, anche altri cinque uomini di vari dipartimenti dell’intelligence statunitense (inclusi CIA e NSA) che martedì hanno suggerito davanti alla Commissione Servizi Segreti del Senato che gli americani non dovrebbero usare prodotti o servizi di Huawei, il noto produttore cinese di smartphone.

“Siamo molto preoccupati circa i rischi di consentire a qualsiasi azienda o entità che dipenda da governi stranieri che non condividono i nostri valori, della possibilità di conquistare potere all’interno delle nostre reti di telecomunicazioni” ha spiegato il direttore dell’FBI Chris Wray.

Il direttore dell'FBI Christopher Wray (a sinistra) e il direttore della CIA Mike Pompeo (secondo da sinsitra) durante la loro testimonianza al Senate Intelligence Committee di Washington. Foto: Saul Loeb | AFP | Getty Images
Il direttore dell’FBI Christopher Wray (a sinistra) e il direttore della CIA Mike Pompeo (secondo da sinistra) durante la loro testimonianza al Senate Intelligence Committee di Washington. Foto: Saul Loeb | AFP | Getty Images

“Questo fornisce loro la capacità di esercitare pressione o controllare le nostre infrastrutture di rete” ha detto ancora Wray. “Garantisce la capacità di modificare maliziosamente o rubare informazioni e offre loro la possibilità di svolgere operazioni di spionaggio senza essere scoperti”.

Huawei è nota per le sue relazioni con il governo cinese e, già in passato, il governo USA ha impedito loro di vendere tecnologie alle agenzie federali. Non solo Huawei secondo le agenzie di intelligence è una minaccia per la sicurezza statunitense ma anche ZTE, azienda nata per realizzare semiconduttori per conto del governo cinese. A gennaio di quest’anno il deputato texano Mike Conawan ha preso di mira le due società cinesi affermano che le loro tecnologie usate in smartphone, router e altri dispositivi di rete, sono sfruttate per spiare le agenzie federali degli Stati Uniti. «Consentire a Huawei, ZTE e ad altre entità correlate di accedere alle comunicazioni del governo degli Stati Uniti sarebbe come invitare la sorveglianza cinese in tutti gli aspetti delle nostre vite». Un progetto di legge di Conaway mira a vietare alle agenzie governative di acquistare dispositivi e servizi di telecomunicazione da queste aziende.

Al CES di Las Vegas di quest’anno, Huawei avrebbe dovuto annunciare un accordo con l’operatore AT&T per vendere lo smartphone Mate 10 negli Stati Uniti ma probabilmente per pressioni del governo e preoccupazioni sulla sicurezza espresse da alcuni membri del Congresso, l’accordo è saltato.

La risposta ufficiale di Huawei alle dichiarazioni più recenti delle autorità USA è la seguente: “Huawei è consapevole di una serie di attività del governo degli Stati Uniti che sembrano destinate ad inibire il business della società sul mercato americano. Huawei gode della fiducia di governi e clienti in 170 paesi in tutto il mondo e non pone rischi di cyber security più elevati di qualsiasi altro fornitore del settore TLC, condividendo la catena distributiva e capacità produttive”.

 

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