Trasformare i dark data in elementi strutturati per consentire alle aziende una gestione più razionale delle risorse tecnologiche. A questo lavora Lattice Data, società californiana specializzata in “Dark Data” che, rivela un’inchiesta di TechCrunch, è stata acquisita da Apple per 200 milioni di dollari.
La fonte di Apple avrebbe rivelato al giornalista di TechCrunch che l’accordo sarebbe stato firmato poche settimane fa e che ora a Cupertino prenderanno servizio venti ingegneri di Lattice Data.
Lattice Data è stata fondata nel 2015 da Christopher Rè (un professore di Stanford), Michael Cafarella (professore nell’università del Michigan), Raphael Hoffman e Feng Niu, cofondatori, contemporaneamente, di DeepDive, un sistema creato a Stanford per estrarre valori dai dark data. Dal 2015 la società si è concentrata su quella parte del Web più “buia”: il mondo digitale produce dati ad un ritmo accelerato e circa il 70-80 per cento di questi dati non è strutturato, inutilizzabile quando si tratta di elaborazione e analisi. Lattice utilizza l’intelligenza artificiale per mettere in ordine questi dati e renderli fruibili.
Apple ha confermato l’avvenuta acquisizione con la classica formula di rito: “Di tanto in tanto acquisiamo piccole società e generalmente non discutiamo lo scopo dell’acquisizione e i nostri propositi”.
L’interesse di Apple potrebbe essere determinato da progetti di sviluppo di Siri. Apple ha già effettuato acquisizioni segno dell’interesse per l’intelligenza artificiale: risale all’anno scorso l’acquisizione di Turi.