Last.fm ha annunciato sul suo forum ufficiale la chiusura del suo servizio radio personalizzato e proprietario. La fine di Last.fm per come la conosciamo non è una sorpresa: nello scorso gennaio l’azienda aveva annunciato un nuovo player musicale, basato questa volta però sui video di YouTube e non più sul sistema di suggerimenti e playlist storico. Last.fm però continuerà a supportare le sue playlist storiche a anche lo “scrobbling”, ovvero le funzionalità che da sempre permettevano agli utenti di generare playlist coerenti con propri gusti, recuperare informazioni degli artisti, creando così un profilo unico per ogni utente. Una funzione per esempio ancora sfruttata su Spotify o attraverso l’apposita applicazione di iOS, scaricabile a questo indirizzo.
In oltre dieci anni, il nostro obiettivo è sempre stato quello di permettere alle persone di tutto il mondo di scoprire nuova musica con il minor numero di limitazioni o restrizioni possibili. Tuttavia, il mercato della musica è cambiato notevolmente durante questo tempo e siamo stati costretti a prendere alcune decisioni molto difficili che riguardano i nostri prodotti di base e servizi.
Last.fm è stato fondato nel 2005 ed è stato uno dei primi servizi ad offrire radio personalizzate che permettevano agli utenti di ascoltare musica in base ai propri gusti. Il sito però, diversamente dai concorrenti nati successivamente, non è riuscito ad affermarsi nel mercato ed ha iniziato un lento ed inesorabile declino a partire dal 2007, anno in cui la società è stata acquistata ufficialmente da CBS, incapace di valorizzarne le caratteristiche pionieristiche.