«Mi era venuta questa pazza idea dei giocattoli che prendevano vita quando in giro non c’era nessuno. Volevo farci un film e l’ho buttata lì a Steve. Senza pensarci due volte mi ha detto semplicemente “John, make it great”».
E’ riuscito, come racconta Reuters, solo a stento a trattenere le lacrime John Lasseter alla cerimonia ufficiale per l’assegnazione di una stella a suo nome sulla Walk of Fame, ricordando Steve Jobs. Lasseter, capo creativo di Walt Disney, è uno dei fondatori di Pixar, la casa di produzione che Jobs ha comprato nel 1986 da George Lucas e che ha aperto la strada dei film di animazione realizzati con il computer.
Proprio in quell’anno Lasseter, che nell’87 avrebbe vinto l’Oscar per il cortometraggio animato Luxo Junior – ha iniziato a parlare a Jobs dell’idea che avrebbe dato vita a Toy Story. Venticinque anni dopo – e una serie lunghissima di successi come Cars, Alla ricerca di Nemo, Gli Incredibili e il commovente Up – la Pixar (nel frattempo ac quisita dalla Disney, operazione grazie alla quale Jobs diventò uno dei maggiori azionisti degli studios di Mickey Mouse) è diventata non solo una delle aziende più innovative dal punto di vista tecnologico, ma anche una delle case di produzione più creative e di maggior successo della storia del cinema.
«Voglio condividere questo riconoscimento – ha detto Lasseter con la voce rotta – con il mio amico Steve. Senza di lui la Pixar non esisterebbe».