Jane Horvath, Responsabile per la Privacy di Apple, lascerà la Casa di Cupertino per far parte dello studio legale Gibson, Dunn & Crutcher.
Lo riferisce Bloomberg spiegando che Horvath ha ricoperto l’incarico di Chief Privacy Officer di Apple negli ultimi anni e prima ancora è stata senior director responsabile global privacy dell’azienda.
Horvath, che ha ottenuto l’incarico di chief privacy officer lo scorso anno, ha affrontato e promosso insieme al CEO Tim Cook varie iniziative legate alla privacy. La Mela ha promosso funzionalità quali l’elaborazione on-device (direttamente sul dispositivo) contro il tracciamento sul web, e più rigorose policy nelle inserzioni pubblicitarie che appaiono nelle app, iniziative oggetto di battaglie con aziende che vivono grazie agli annunci pubblicitari e con la vendita di numerosi dati riguardanti gli utenti.
Apple – che ancora non ha confermato ufficialmente l’indiscrezione – non ha nominato un sostituto.
La privacy è diventata centrale per Apple, con iniziative sottolineate sempre dal marketing di Cupertino, e Horvath ha rappresentato l’azienda nei rapporti con le associazioni di categoria e con il Campidoglio (la sede del Congresso americano). È stata responsabile anche della conformità di Apple per il rispetto di norme sulla privacy quali il GDPR (il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea).
Horvath è stata una delle poche, tra i dirigenti della Mela, a poter vantare il titolo di “chief officer”, nel gruppo che include chief operating officer, chief compliance officer e chief financial officer. Il suo ruolo prevede il riferimento a Kate Adams, General Counsel (responsabile legale) di Apple.
Avvocato per formazione, Horvath prima dell’attuale titolo ha ricoperto il ruolo di senior director of global privacy; è salita alla ribalta in Apple per vari scontri con l’FBI nel 2016 circa la richiesta di sblocco degli iPhone in seguito a una sparatoria, richiesta che Apple ha sempre rifiutato di portare a termine spiegando che avrebbero creato un precedente compromettendo la sicurezza del dispositivo.
Horvath lavorerà per uno studio legale che ha rappresentato Apple in diversi casi negli anni passati. Lo studio Gibson, Dunn & Crutcher ha recentemente seguito Apple nella battaglia contro Epic Games sulle commissioni dell’App Store. Prima di lavorare per Apple, Horvath ha supervisionato iniziative a tutela della privacy presso Google e ha collaborato con il Dipartimento di Giustizia americano.