Christie Smith, a capo delle corporate diversification initiatives di Apple, ha lasciato la multinazionale di Cupertino. Lo riferisce Bloomberg citando non meglio precisate sue fonti. La scorsa settimana, il CEO di Apple, Tim Cook, ha lanciato Racial Equity and Justice Initiative, un fondo da 100 milioni di dollari destinato alla giustizia e all’uguaglianza razziale, iniziativa nata dopo la morte di George Floyd – l’afroamericano ucciso da un poliziotto a Minneapolis; pochi giorni prima Apple aveva inviato un messaggio ai dipendenti (pubblicato successivamente anche sul sito Apple), ribadendo la necessità che le cose cambino e dell’impegno di Apple «A contribuire a questo cambiamento».
«Dobbiamo riesaminare i nostri punti di vista e le iniziative alla luce di un profondo dolore che sentiamo ma che troppo spesso ignoriamo», aveva scritto Cook. «La morte di George Floyd è la scioccante e tragica dimostrazione della necessità di puntare a un futuro di gran lunga migliore rispetto alla “normalità”, costruendone uno all’altezza di ideali più alti di uguaglianza e giustizia».
Smith era arrivata in Apple nel 2017 dopo 16 anni in Deloitte (una delle società più note al mondo per servizi di consulenza e revisione) ed è nota anche per essere stata una giocatrice professionista di golf. Diversamente dai suoi predecessori, che rispondevano direttamente al CEO, Smith rispondeva a Deirdre O’Brien, Senior Vice President responsabile negozi al dettaglio e Persone in Apple.
La manager che prima aveva questo ruolo, Denise Young Smith, aveva ceduto il posto a Christie Smith nel 2017. All’epoca non è stato chiarito se O’Brien avesse accelerato il cambio della responsabile diversificazione dopo alcuni commenti fatti a Bogota (Colombia) nel corso di un dibattito sul razzismo, con accuse velate per quanto riguarda la scelta di dirigenti dei piani alti e le posizioni di comando in generale (senza nessun uomo o donna di colore al comando).
“L’inclusione e la diversità sono valori fondamentali per Apple e crediamo profondamente che i team eterogenei siano i team più innovativi”, ha riferito Apple in una mail nella quale conferma la partenza della manager. “Christie Smith lascerà Apple per passare più tempo con la famiglia e le auguriamo ogni bene. I nostri team Inclusione e Diversità continueranno a rispondere direttamente a Deirdre O’Brien del gruppo dirigente”.
Apple riferisce che la mossa era stata pianificata due mesi addietro. Cupertino ha fatto pochi progressi verso la diversità aziendale nell’ambito della sua forza lavoro, come si evince da dati pubblicati a partire dal 2014. Nel diversity report del 2018 è indicato che il 67% dei dipendenti nel mondo sono maschi, in discesa rispetto al 70% del 2014; negli Stati Uniti in generale il 6% dei dipendenti del mondo IT erano persone di colore nel 2018, un dato non cambiato rispetto al 2014. Apple non ha indicato dati recenti sulla diversità ma nel 2018 oltre la metà dei nuovi assunti erano persone di colore, ispanici o altri gruppi etnici storicamente sottorappresentati nel mondo IT. Le donne rappresentano il 38% della forza lavoro in Apple sotto i 30 anni, rispetto al 33% presente nell’organico complessivo.
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