In occasione dell’anniversario della morte dell’ex CEO di Apple, Steve Jobs, CNBC ha intervistato Larry Ellison, amministratore delegato di Oracle e amico di Jobs. Ellison ha definito Jobs “insostituibile nel settore e come amico”; alla richiesta di un parere sulla Apple di oggi, Ellison ha affermato di nutrire grande ammirazione per l’azienda e il suo attuale CEO Tim Cook. Alla fine ha ad ogni modo terminato definendo “insostituibile” Steve Jobs, “Abbiamo tutti perso qualcosa”, “era il nostro Picasso e nessuno potrà essere come lui”. A detta di Ellison, Apple continuerà a prosperare “ma non come quando c’era Steve”.
Le famiglie di Ellison e Jobs erano in ottimi rapporti. Famosa è la “tortura” alla quale Jobs sottopose Ellison prima del lancio di Toy Story: “Non so dire il numero delle versioni di Toy Story che ho visto prima che il film uscisse nelle sale” racconta Ellison nella biografia di Isaacson dedicata a Jobs; “Andavo da Steve e mi faceva vedere l’ultimo miglioramento del 10 per cento”, “ossessionato dal fare le cose al meglio e incontentabile di niente di meno della perfezione”. Ellison tentò nel 1995 di mettere le mani sull’allora disastrata Apple con una controversa offerta pubblica di acquisto. Durante le vacanze di Natale ne parlò con Jobs su una spiaggia Hawaiana ed Ellison disse che poteva mettere insieme 3 miliardi di dollari in finanziamenti. “Io comprerò la Apple, tu avrai il 25% giusto per diventarne l’amministratore delegato e possiamo riportarla alle sue glorie passate”. Jobs era esitante, avrebbe voluto invece che Apple stessa lo richiamasse, cosa accaduta poi qualche mese più tardi.
[A cura di Mauro Notarianni]