Veertu è un nuovo software di virtualizzazione per Mac del quale abbiamo parlato in questo articolo. Peculiarità di questo prodotto è che è disponibile sul Mac App Store, è il primo a sfruttare un meccanismo di virtualizzazione intrinseco di uno strato superiore di OS X e che propone funzionalità di base gratuite (lo sblocco completo di tutte le funzioni è a pagamento).
Gli sviluppatori hanno aggiornato l’applicazione e ora diventa più interessante giacché consente di importare le macchine virtuali create con altre applicazioni di virtualizzazione. I file-immagine supportati sono: OVA (Open Virtualization Format Archive, standard usato da VirtualBox e dalla famiglia XenServer), VMDK (formato utilizzato da prodotti VMware), HDS (un formato di virtualizzazione usato da Hitachi) e RAW (formato generico per le macchine virtuali). Non è, almeno al momento, possibile aprire le macchine virtuali create con Parallels Desktop contenute in file immagine con estensione PVM. Altra interessante novità di questa versione è la possibilità di spostare una macchina virtuale su un un nuovo Mac o su una unità esterna.
I sistemi operativi guest supportati sono: Windows XP, Windows 7, Windows 8, Windows 10 e sistemi Linux CentOS/RHEL 6 e superiore, Ubuntu 12.04 e seguenti. Sul sito degli sviluppatori è spiegato che il supporto per OS X (come sistema guest) è in arrivo, così come quello per ChromeOS e CoreOS.
L’installazione di VM Linux può essere portata a termine gratuitamente: basta scaricare una VM di quelle supportata di serie, avvisare il programma e indicare il file ISO con l’immagine disco; per l’installazione di proprie VM o di sistemi operativi su supporti quali DVD (Windows o versioni non contemplate di Linux) è richiesto il pagamento di 39,99 euro per lo sblocco (una tantum) delle funzionalità avanzate con l’acquisto in app.
Veertu richiede OS X 10.10 o seguenti e nella versione base si scarica gratis dal Mac App Store.