Bohemian Coding non svilupperà più l’applicazione Fontcase. Il software, nato nel 2009, è stato più volte aggiornato e migliorato (il primo anno ha vinto l’Apple Design Award) e nelle ultime versioni era da qualche tempo presente sul Mac App Store. Gli sviluppatori affermano che il sandboxing di OS X e ristrettezze imposte da Apple con le ultime versioni del sistema operativo, rendono più complicato lo sviluppo dell’applicazione.
Tra le limitazioni imposte da Apple per i programmi distribuiti su App Store l’impossibilità di attivare automaticamente i font. Gli sviluppatori offriranno versioni che consentono l’attivazione automatica dei font, distribuendole all’infuori del Mac App Store ma non svilupperanno più l’app. Non è ogni modo detta l’ultima parola: “Fontcase presenta caratteristiche di rilievo e stiamo pensando seriamente a ciò che dobbiamo fare con esso” si legge su blog della società.
La versione 2.1.8 del software è nel momento in cui scriviamo ancora in vendita sul Mac App Store: si tratta, lo ricordiamo, di uno strumento elegante e leggero che semplifica la gestione dei caratteri presenti nel sistema. E’ una sorta di iTunes per i font, con varie caratteristiche da renderlo interessante e un concorrente per i blasonati Suitcase Fusion, Universal Type Server e FontExplorer.
I caratteri possono essere installati e disinstallati con facilità, è possibile visualizzare le anteprime di ciascun font, copiare singoli caratteri e simboli nella clipboard, condividere librerie di font attraverso Bonjour (un po’ come si fa con la musica d’iTunes) evitando di ricorrere a un sistema centralizzato per la gestione dei caratteri, stampare cataloghi con le collezioni, esaminare glifi, ascendenti e altre caratteristiche di ogni carattere, confrontare visivamente più font affiancando un testo di prova.