Lucy Li, la 16enne golfista dilettante che è un vero prodigio negli USA, rischia dei guai per colpa dell’Apple Watch. Lucy a soli 11 anni ha giocato gli US Open nel 2014 ed è stata la più giovane di sempre a farlo. La ragazza è ora finita sui giornali americani non per meriti sportivi ma per uno spot nel quale indossa l’Apple Watch al polso.
Secondo le regole della United States Golf Association (USGA), che organizza i tornei di golf amatoriale americano, nessun atleta con questo status può sfruttare la sua reputazione o il suo talento per promuovere prodotto di terze parti: solo gli atleti professionisti possono farlo.
La madre di Lucy Li assicura che la figlia non ha ricevuto alcun compenso per la sua partecipazione allo spot che fa parte della campagna “Close Your Rings”. Ma come si dice, dura lex, sed lex: nell’ambito del regolamento della USGA, la giovane giocatrice di golf avrebbe ad ogni modo ottenuto “vantaggi personali”, anche non essendo stata pagata in denaro. Lo status di amateur vieta a qualsiasi dilettante di usare proprie qualità per “guadagnare, ottenere vantaggi personali o ricompense di qualsiasi natura (in modo diretto o indiretto) promuovendo o vendendo qualsiasi tipo di prodotto”. Non è neanche consentito permettere a terzi di usare il proprio nome o la propria immagine “per la promozione o la vendita di qualsiasi cosa”.
È probabile che l’organizzazione si accontenti di una semplice ammonizione; in caso contrario la ragazza dovrà dire addio alle gare del circuito dilettantistico per un bel po’. Resta da capire com’è possibile che chi abbia ingaggiato la 16enne non fosse a conoscenza dello status di dilettante e del conseguente impedimento commerciale per quest’ultima.