L’Apple Pro Display di Apple è costoso ma sbaglia chi paragona questo monitor con altri display giacché vanta caratteristiche che non si trovano facilmente in altri prodotti, anche nella stessa fascia di prezzo (provate voi stessi a cercare un monitor con risoluzione 6K da 32″ che offre 1600 nit di luminosità).
Lo studio di animazione che ha lavorato al reboot di ‘Jumanji: The Next Level’ riferisce che i nuovi Mac Pro e il nuovo display di Apple si sono rivelati prodotti grandiosi, in grado di mostrare i vantaggi di questi prodotti, che consentono di lavorare con budget non eccessivi rispetto a reference monitor usati normalmente in questo settore.
Lunar Animation è studio del Regno Unito che lavora con la computer grafica, o meglio “CGI” (computer-generated imagery) per la resa degli effetti speciali digitali nei film, in televisione, negli spot commerciali, ecc. ed è stata una delle prime realtà del settore ad avere modo di sfruttare i nuovi Mac Pro e il Pro Display XDR, sfruttati in un progetto. In un post su loro sito web lodano il nuovo display di Apple, spiegando che si tratta di “una svolta” per il loro lavoro, rendendo possibile fare ciò che prima nello studio non era immaginabile. Lunar parla espressamente di “incredibile rappresentazione visiva dei contenuti”, elemento che permette loro di riporre piena fiducia sul display.
L’Apple Pro Display XDR fornisce allo studio le possibilità offerte normalmente solo dai costosi monitor di riferimento usati nel settore, dispositivi che costano decine e decine di migliaia di dollari, tutto ad una frazione del prezzo normalmente richiesto.
I file finali che l’azienda realizza al termine della postproduzione sono EXR, formato di file per immagini ad uso professionale creato dalla Industrial Light & Magic (ILM). Il Pro Display XDR permette agli animatori di vedere oltre quanto possibile dalla luminosità del display degli iMac. Sapere che i file rappresentati in modo accurato, permette all’azienda di risparmiare costi extra per affittare una struttura per la verifica dei file e consegnare prima i lavori.
Lodi anche per il Mac Pro 2019, in grado di offrire performance superiori rispetto a quanto possibile anche con l’iMac Pro. In un esempio, è spiegato che per i due minuti dei titoli di coda finali era necessario sfruttare 28 oggetti fotorealistici ad alta risoluzione, ognuno dei quali con complesse geometrie e texture ad alta risoluzione. L’iMac Pro usato in precedenza dal team non era in grado di gestire i vari asset con texture map ad alta risoluzione, essendo richiesto un grande quantitativo di memoria RAM.
Passando dalla Radeon Pro Vega 64 con 16GB di memoria HBM2 dell’iMac Pro al Mac Pro 16-core con due Radeon Pro Vega II con 32GB di memoria HBM2 cadauna, e sfruttando la scheda Afterburner di Apple, il team ha scoperto i vantaggi del nuovo sistema, eliminando le limitazioni precedente.
È stato possibile aprire una scena che prima non era possibile gestire e, con sorpresa, hanno anche constatato la possibilità di riprodurre il tutto in tempo reale, senza pre-caching, riproducendo scene anche a 134 frame al secondo.
Per ulteriori dettagli e specifiche tecniche sul nuovo Mac Pro 2019 rimandiamo a questo approfondimento di macitynet. Trovate tutte le notizie sui nuovi Mac Pro in questa sezione del nostro sito. Invece per tutti gli articoli che parlano di Mac si parte da questa pagina.