Applicazioni per la gestione delle mail che scansionano i messaggi per vendere dati a fini pubblicitari, non sono una novità. Lo hanno fatto in passato sia Yahoo, sia Google, quest’ultima due anni addietro ha dichiarato di aver interrotto la scansione dei messaggi allo scopo di vendere dati sugli utenti agli inserzionisti.
L’ultima applicazione “beccata” a inviare dati sarebbe Edison Mail, app per iOS, Android e macOS che vanta funzionalità di semplice utilizzo utili per chi ha la necessità di gestire grandi quantità di posta. Alla stregua del testo predittivo su iOS che semplifica l’inserimento del testo sulla tastiera di iPhone mostrando suggerimenti per la parola successiva, il client idi posta n questione suggerisce la prossima parola da digitare.
Gli sviluppatori di Edison Mail hanno sempre specificato che per ottenere suggerimenti per la parola successiva e altri suggerimenti in base alle attività recenti, è necessario scandagliare le mail dell’utente. L’azienda non ha ad ogni modo mai apertamente dichiarato che questo avviene per profitto.
Il sito Motherboard afferma che la software house che sviluppa Edison Mail vende dati a clienti che si occupano di finanza, viaggi e commercio elettronico, ricavando i vari dati di interesse dai messaggi degli utenti.
Lo sviluppatore sul sito web dichiara esplicitamente di raccogliere dati dagli utenti, evidenziando che gli utenti accettano di farlo quando si registrano per sfruttare il servizio. Non è però esplicitamente spiegato che i dati raccolti vengono inviati a terze parti per la pubblicità.
Motherboard riferisce di avere ottenuto un documento da JP Morgan – multinazionale americana di servizi finanziari – dal quale si evince l’acquisto di dati da Edison per la pubblicità. Dopo l’articolo di Motherboard, Edison ha spiegato in un post la prassi seguita. “Al fine di mantenere l’app Edison Mail gratuita e proteggere la vostra privacy rigettando il modello di attività basato sull’advertising, la nostra azienda misura l’e-commerce mediante una tecnologia che riconosce automaticamente le mail di commercio elettronico e in modo anonimo ed estrae da queste dettagli sugli acquisti”.
“La nostra tecnologia è progettata per ignorare mail personali e di lavoro, dati che non ci aiutano a misurare i trend di mercato”. “Non partecipiamo a nessun meccanismo di targetizzazione degli annunci e non consentiamo ad altri di effettuare pubblicità mirata sui nostri utenti”.
Motheboard riferisce che altri servizi/add-on per le mail come Slice e Cleanfox vendono dati a clientela aziendale tenendo conto delle mail degli utenti.